La Samp riparte da Udine, con Cassano

La Samp riparte da Udine, con Cassano

Si ricomincia, da Udine e con le ossa rotte dopo la sconfitta casalinga con la Fiorentina prima della sosta di campionato. I blucerchiati ripartono da una partita non priva di insidie: la squadra di Marino è in un momento di crisi, i risultati non arrivano e i giocatori sono reduci da una settimana di ritiro: «E infatti - ammette Walter Mazzarri - avrei preferito incontrarli qualche tempo fa. Sono stati in ritiro, hanno avuto modo di allenarsi e me li aspetto carichi, in forma: l'organico è da squadra di altissima fascia, nonostante non tutti lo dicano, e per uscirne con un risultato positivo serve grandissima attenzione». Anche il tecnico bianconero Marino non si fida: «La Sampdoria è stata impegnata come noi su più fronti, con qualche difficoltà anche per loro dovuta alle assenze che, proprio per i tanti impegni da affrontare, hanno pesato. Ma la qualità del gruppo di Mazzarri è fuori dubbio, è una squadra dal grande valore tecnico-tattico». La formazione blucerchiata invece in questa sosta ha ricaricato le pile: «Sia io sia i ragazzi avevamo bisogno di staccare un po’, di ricaricarci per tornare a esprimere il meglio di noi: la pausa è stata salutare, necessaria per sperare di andare avanti nel modo migliore». Mazzarri recupera Palombo che però riparte dalla panchina, lasciando il posto a Delvecchio: «Angelo è guarito da un infortunio serio, che condiziona un calciatore anche oltre la sua volontà: Angelo ha perso qualcosa degli automatismi che aveva, ma è un percorso simile ad esempio a quello di Bellucci. Per tornare il centrocampista che conosciamo deve riuscire a superare ogni remora a livello psicologico». Pieri invece resta a casa e Accardi sarà schierato a centrocampo, mentre davanti sarà confermata la coppia Bellucci-Cassano. E a proposito di Cassano si è riaperto il capitolo mercato. Mazzarri però non vuole parlare di acquisti e cessioni: «Antonio è un giocatore della rosa, non ho parlato con lui di queste cose come con nessun altro. E guai, se nello spogliatoio sento qualcuno affrontare il discorso».
Ieri invece è tornato a parlare di mercato anche l'amministratore delegato Beppe Marotta, alla presentazione del nuovo terreno di gioco di Marassi, appena rizollato: «Tutto si deciderà negli ultimi giorni.

Comunque, vista la situazione, non credo proprio che questo mercato possa regalare grandissimi colpi. Quello di gennaio è un mercato anomalo rispetto a quello di luglio. Ci sono fattori imponderabili, legati anche ai risultati, che possono incidere sulla decisione di qualche società di sfoltire la propria rosa».

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