Andrea Caracciolo non è più un giocatore della Sampdoria. Alla fine l'attaccante è stato ceduto sul filo di lana del mercato, che si è chiuso ieri all'AtaQuark, interamente al Brescia per 7 milioni di euro: 3,5 quindi andranno al club blucerchiato. La lunga giornata dell'Airone era iniziata in mattinata quando il Glasgow Ranger's aveva offerto per l'attaccante della Sampdoria 9 milioni di euro. Il problema, però, nonostante un ingaggio importante per il giocatore, era proprio la volontà dell'Airone poco propenso a trasferirsi Oltremanica. Così l'amministratore delegato Beppe Marotta ha dovuto comunque virare su soluzioni italiane, anche se nel tardo pomeriggio la pista che portava al Brescia si è interrotta. Il Palermo avrebbe voluto cederlo al Torino per consentire a Caracciolo di giocare titolare ma alla fine il club di Garrone si è imposto sulla società rosanero che invece voleva cederlo in prestito. La comproprietà infatti era stata acquistata dalla Sampdoria in estate per 4 milioni di euro. A definire chiusa la trattativa con il Brescia, prima della definitiva cessione, la stessa società lombarda che nel tardo pomeriggio aveva ammesso: «Non ci sono margini di trattativa».
La Sampdoria è tornata allora a parlare con il Torino e nel frattempo anche Caracciolo aveva raggiunto Milano per incontrare Urbano Cairo. Trattativa in extremis, insomma, fino ad arrivare alle ore 18.45. I 15 minuti più lunghi del mondo: con il Torino arriva la fumata nera, la Samp torna a trattare con il Brescia che alla fine trova l'accordo anche con il Palermo, acquistando la metà del suo cartellino. In blucerchiato arrivano invece Mattia Mustacchio, attaccante, in comproprietà e Morris Donati, centrocampista. Due giovani su cui Marotta ha deciso di scommettere per la prossima stagione. Per quanto riguarda i prestiti invece Corrado Colombo è rientrato dallo Spezia, con problemi societari, ed è stato girato al Pisa.
Intanto ieri c'è stato chi, come Leonardo Martin Miglionico, ha festeggiato alla Samp i suoi ventott'anni. Il difensore è arrivato a Bogliasco, appena cinque stagioni nel Piacenza. Il suo amico ed ex compagno di squadra Hugo Campagnaro lo segue passo passo. Una trattativa lampo: «Ho sentito qualche voce giusto questa settimana, poi le società si sono messe d'accordo e io sono della Samp: quello che volevo, quello che speravo». Fondamentale, appunto, Campagnaro: «È stato un ottimo conSigliere. Lui è un amico vero, uno che quando sono arrivato a Piacenza mi ha aiutato ad ambientarmi e a capire il calcio italiano. Il distacco, l'estate scorsa, è stato doloroso: averlo raggiunto in Serie A è una soddisfazione unica».
Ieri la Samp ha provato anche a mischiare le carte in difesa, cedendo Sala al Chievo che però ha poi dirottato su Maldonado. Sala quindi non parte ma avrà un concorrente in più: «Credo di essere pronto. Nella difesa a tre di Mazzarri mi vedo come centrale, anche se ho sempre giocato a quattro; ma non ci saranno problemi, sono qui a disposizione del tecnico e dei compagni».
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