Cronache

Sampdoria, in difesa Del Neri lancia Cacciatore

Del Neri pronto a lanciare il giovane Cacciatore tra i titolari. L'indicazione - ma forse è soltanto un esperimento - è emersa dalla partitella amichevole di ieri a Bogliasco contro il Grf Rapallo. Il giovane difensore, classe '86, rientrato alla Sampdoria quest'estate dopo una stagione in prestito alla Triestina in serie B, è partito nell'undici iniziale, a destra nella «quattro» di difesa. Un giovane di cui si dice un gran bene, un autentico «jolly» che potrebbe essere utile per una difesa blucerchiata sin qui a luci e ombre, al di là del momentaneo primato in classifica. Per la cronaca, la Sampdoria ha vinto per 15-0, davanti a 600 spettatori. Cinque gol di Nicola Pozzi, che si sta mettendo in mostra sperando un giorno di mettere in difficoltà l'illustre «rivale» Pazzini, autore comunque di una tripletta. Poi due gol di Bellucci, una rete a testa per Semioli, Mannini, Cassano, Tissone e Palombo. Significativa la formazione iniziale: Castellazzi in porta, Cacciatore, Gastaldello, Lucchini e Ziegler in difesa, Semioli, Palombo, Tissone e Mannini a centrocampo, Cassano e Pazzini in attacco.
Domenica (ore 15, arbitro Gava di Conegliano) la sfida di Bergamo contro l'Atalanta. Tra i tanti «ex» di turno anche Fernando Tissone, uno dei fedelissimi di Del Neri, che dopo una stagione tormentata dagli infortuni a Udine sembra essersi ritrovato sotto la Lanterna. «All'Atalanta ho vissuto due anni importantissimi. In nerazzurro sono cresciuto, la mia famiglia si è trovata bene in città - dice Tissone - A Bergamo torno spesso anche perché la mia ragazza è di quelle parti. È la mia seconda casa e sarà una sensazione speciale tornare là». Un'emozione particolare, per Tissone, sfidare gli orobici. «Questa sarà la prima volta che giocherò da avversario all'Azzurri d'Italia. Ho ricordi molto belli di tutto l'ambiente, ma adesso penso solo alla Sampdoria». Tissone forma alla Samp un'ottima coppia - a centrocampo - con Palombo. Improbabile però che questo tandem sia riproposto anche in azzurro, nonostante lui abbia la doppia nazionalità, italiana ed argentina. «Essere convocato in nazionale sarebbe un piacere enorme. Al momento non posso dire però se accetterei o meno una chiamata. Io mi sento argentino al 100 per cento».
A proposito di nazionale, sul tormentone Cassano ieri - all'indomani della vittoria contro la Bulgaria - è arrivato l'assist di Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio.

«Tutti i giocatori che ambisono alla nazionale fanno bene a credere di poter partecipare al mondiale, da Cassano a Del Piero - dice Abete - poi ci sono le scelte tecniche, che possono essere criticate ma che devono essere rispettate».

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