Le cellule del sangue possono essere utilizzate per portare farmaci ai tumori. Come una sorta di «cavallo di Troia» che va dritto dritto a colpire il bersaglio. È quanto ha dimostrato uno studio condotto dai ricercatori del San Raffaele secondo il quale è possibile insegnare alle cellule del sangue a produrre una potente proteina anticancro. Lo studio, coordinato da Luigi Naldini, direttore dellistituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica, insieme a Michele De Palma, ricercatore dellunità di Angiogenesi, è stato pubblicato dalla rivista internazionale «Cancer Cell».
La nuova strategia è stata quella di produrre interferone direttamente allinterno del tumore grazie alle cellule del sangue che favoriscono la crescita dei tumori. Questo approccio potrebbe rappresentare il punto di partenza di nuove terapie: somministrare linterferone direttamente allinterno dei tumori, infatti, richiede una piccola quantità di farmaco, con una minore tossicità per lorganismo e una maggiore efficacia dovuta al suo rilascio proprio là dove è necessario.
Insegnare alle cellule a produrre linterferone è stato possibile grazie alla terapia genica.
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