San Siro aprirà anche la sera con ristoranti e nuovi negozi

San Siro cambia faccia, vuole vivere anche nelle ore piccole, come ha ampiamente dimostrato il successo e i 7.000 partecipanti della recente «notte bianca», e soprattutto vuole la finale di Champions del 2015 in occasione dell’Expo. Con questo obiettivo domani a Palazzo Marino, in Giunta, verrà approvato l’accordo tra il Comune, proprietario dello stadio e il Consorzio San Siro 2000, rappresentante di Inter e Milan, che gestisce l’impianto con un affitto di 7 milioni annui. La grossa novità è il prolungamento fino al 2030 della convenzione e il cambiamento solo per i prossimi cinque anni della proporzione che regola l’affitto: non più 50% al Comune e il restante 50 per i lavori di manutenzione, ma l’affitto cash scenderà al 30% della somma totale, mentre la porzione dei lavori a scomputo salirà al 70, ovvero 1,5 milioni annui in più da destinare all’ammodernamento dell’impianto.
Perché la meta finale è sì la Champions nell’anno dell’Expo, ma anche e soprattutto la possibilità di rendere lo stadio vivibile 24 ore, dal mattino alle ore tanto amate dal popolo della notte.. Ecco allora una autentica operazione di restyling. «Con questa convenzione - spiega Pierfrancesco Barletta, amministratore delegato del Consorzio - Inter e Milan potranno investire di più nello stadio, anche perché le cose da fare sono tante, a cominciare dalla copertura (scadenza 2011, costo 4 milioni) per passare poi alla sicurezza delle rampe e degli impianti tra il primo e il secondo anello (altri 10 milioni), oltre a un ampliamento del Museo anche multimediale fino al primo piano».
Ma questo è solo l’inizio perché per permettere a San Siro di riprendersi le 5 stelle Uefa (perse nel 2002), occorrerà raddoppiare i bagni, creare nuovi spazi hospitality, cambiare tutta la segnaletica interna, riordinare i parcheggi e apprestare altri sky lounge (per gli sponsor, con affitto di 80.000 euro l’anno). «Ne costruiremo quattro – continua Barletta – alla base negli angoli dei settori rosso e arancio e uno sarà un ristorante aperto tutto l’anno fino a tarda notte, oltre a un nuovo negozio più ampio per i prodotti di Inter e Milan. Vogliamo che San Siro sia frequentato da grandi e piccoli, in ogni ora». Ma Barletta ha pronto un colpo a sensazione, finora nascosto nel magico cilindro: «Creeremo un ampio spazio ricreativo-sportivo per il tempo libero sull’area dell’ex Palasport abbattuto dalla nevicata del 1985.

Se ne è parlato troppo in questi anni, senza concludere nulla, ma adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e far ritornare la vita in quell’area». Inter e Milan dunque sono pronti a spendere 30 milioni con interventi quasi tutti già progettati dall’architetto Giancarlo Ragazzi, uno dei padri di «Milano 2», già protagonista della ristrutturazione per Italia ’90.

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