Cronaca locale

San Siro chiuso ai violenti:

Ingresso a San Siro solo per chi ha un «Cuore rossonero». Non è questione di sentimenti, ma di sicurezza. Per Milan-Napoli di domenica, partita a rischio, lo stadio sarà interdetto non solo agli ospiti, ma anche ai sostenitori della squadra di casa che non siano possessori di una card «Cuore rossonero» acquistata entro il 20 ottobre.
Le misure restrittive sono state annunciate ieri dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, ospite nello stadio milanese. Diventeranno la regola nei match a rischio disordini: «È la garanzia che i tifosi che entrano allo stadio sono tifosi veri - ha spiegato Maroni - e che non dovranno più preoccuparsi di qualche scalmanato». I possessori della card potranno acquistare un solo biglietto. I residenti nella Provincia di Milano potranno comprarne un altro, trasformandosi così in «tutor» di un amico o familiare. Il sistema sarà esteso a tutti gli incontri: «Stiamo pensando - ha annunciato Maroni - di renderlo obbligatorio dal prossimo campionato, se funziona come credo. Il Milan è la prima società che ci ha creduto, ma tutti si dovranno adeguare, a noi sta a cuore prima di tutto la sicurezza». Il ministro ha invitato le società ad aderire: «Capisco che è un sacrificio, e le supporteremo. Ma voglio evitare che all’ultimo giorno qualcuno chieda un rinvio. Se le squadre non daranno seguito al progetto rimarranno penalizzate».
Al Milan la carta costa «poco meno» del prezzo di un biglietto nel terzo anello, ma - ha detto Adriano Galliani - «vogliamo che gli stadi diventino luoghi di incontro tra persone e famiglie». D’altra parta al club rossonero la stretta sui biglietti è costata - calcoli dell’amministratore delegato - circa un milione di euro. La tessera viene rilasciata (in sei giorni) agli sportelli bancari (in questo caso Intesa-San Paolo) su richiesta del tifoso, dopo il nulla-osta della questura, che esegue controlli su eventuali diffide e precedenti per reati da stadio negli ultimi 5 anni. Il sistema manderà in pensione i vecchi biglietti cartacei. «Saranno così eliminati - ha spiegato il ministro - quei sistemi che le tifoserie organizzate hanno usato per condizionare le persone e le squadre con una sorta di ricatto».
La card - che presto avrà anche la foto - permetterà ai supporter «garantiti» di essere ammessi anche alle trasferte: in deroga a quelle limitazioni che sembrano destinate ad aumentare. «Dentro gli stadi - ha confermato il capo della polizia Antonio Manganelli - gli incidenti sono stati abbattuti. Restano focolai fuori dagli stadi, per questo continua il rigore». «Un anno fa è morto l’ispettore Raciti - ha ricordato Manganelli - Ereditavamo una situazione di guerra: in cinque anni 1114 incontri con violenze, 5388 feriti e 7827 persone denunciate.

Da allora abbiamo intrapreso un percorso virtuoso, con tornelli, videosorveglianza, biglietti nominativi, cabine di regia negli stadi».

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