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San Siro, corsa contro il tempo per la Champions

Le società cercano di «strappare» al prefetto la deroga per le partite di notte

San Siro, corsa contro il tempo per la Champions

Una riunione a porte chiuse quella che si è svolta ieri alle 16 a palazzo Diotti tra il prefetto Gian Valerio Lombardi, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani e il presidente dell’Inter Massimo Moratti.
Nonostante il muro di silenzio che ha avvolto l’incontro l’argomento non è così difficile da indovinare: la deroga per poter disputare le partite di Champions League alle 20,45 e l’adeguamento del Meazza perché possa di nuovo ospitare i tifosi al gran completo.
E se l’Inter ha confermato la sua intenzione ad affrontare il Valencia mercoledì 21 al Meazza, la Uefa ribadisce il suo diktat: «La Champions League si disputa solo di sera». Mentre i vertici delle due squadre meneghine cercano di strappare al prefetto la deroga per le partite notturne (il 7 marzo toccherà al Milan affrontare il Celtic Glasgow a Milano), a San Siro si lavora per installare nuovi tornelli.
Il portavoce dell’Uefa, William Gaillard in un’intervista alla BBC ha dichiarato che la partita di ritorno (Milan-Celtic) «dovrebbe giocarsi senza bisogno di ridurre la capienza del Meazza». Per Inter-Cagliari, in calendario sabato, dovrebbero venire installati altri 12 tornelli, portando a 40 il numero totale e a 10 gli ingressi attrezzati.

Entro la fine del mese, prima cioè di Milan-Sampdoria, la Scala del calcio, invece, dovrebbe essere dotata di ben 60 tornelli, portando così a 70mila gli spettatori «consentiti» sugli 82.995 posti del «tutto esaurito».
Domani il prefetto e i vertici rossoneri e nerazzurri effettueranno un ulteriore sopralluogo allo stadio.

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