A tre settimane dalluccisione del poliziotto Filippo Raciti fuori dallo stadio di Catania, a Milano, ma non solo, si discute di milioni persi per le partite giocate alla presenza dei soli abbonati. Ieri mattina Leandro Cantamessa, il legale della società rossonera, durante il consiglio della Lega aveva annunciato: «Il Milan chiederà al Comune il risarcimento per il mancato ingresso dei tifosi a San Siro. Se lOsservatorio del Viminale ha giudicato lo stadio inagibile, e noi da parte nostra non siamo neanche daccordo, la responsabilità è comunque del proprietario, è il Comune che ci deve risarcire».
Dichiarazione che ha sollevato una bufera a Palazzo Marino, diviso sulla questione. Lassessore allo Sport Giovanni Terzi, ha risposto seraficamente: «Se Milan e Inter ci chiedessero i danni noi faremmo unanaloga richiesta allo Stato. La posizione delle due società è assolutamente comprensibile. I lavori a San Siro sono finiti, abbiamo inviato il 21 febbraio alla Prefettura il documento che ne certifica lultimazione. In ogni caso il Comune prenderà le sue contromisure». Sul fronte opposto si sono schierati il vicesindaco Riccardo De Corato: «Cè poco da chiedere danni. Non vedo cosa centri il Comune, visto che la concessione è data alle società e noi siamo solo i proprietari dellimpianto». E Matteo Salvini, presidente della commissione sicurezza del Comune: «Milan e Inter non siano ridicoli».
Divisa, almeno parzialmente, anche la società nerazzurra: se il direttore generale, Ernesto Paolillo ha confermato lintenzione di chiedere un risarcimento danni al Comune («per la gara contro il Valencia abbiamo perso un milione di euro»), il presidente del club Massimo Moratti, si è finto sorpreso: «Questa è una posizione del Milan che non avevamo valutato. Mi dicono che il Comune non abbia neppure risposto troppo negativamente, quindi dobbiamo cercare di capire di più di che cosa si tratta. Non lavevamo pensata e vedremo se è il caso di farla o meno». Il patron, insomma, si è lasciato le porte aperte: «Quantificare i danni è facile - ha aggiunto - visto che cè stata la partita laltro giorno. Ma questo non significa che si debbano chiedere al Comune».
A confondere le acque la smentita di Cantamessa: «Si trattava solo unopinione personale e tecnica, da avvocato e non so se il Milan ha realmente intenzione di chiedere un risarcimento. È certo - ha poi aggiunto - che qualcuno si metterà a fare i conti, ma nessuno mi ha dato mandato». Smentita che invece di spegnere le polemiche le ha accese: in serata , infatti, molte società hanno annunciato lintenzione di chiedere i danni.
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