Come anticipato da Mowmag, al Giornale è arrivata la conferma che si sono definitivamente chiuse le porte di San Siro per Mario Pacio Pacini (nella foto) il "delfino" del capo ultrà Luca Lucci - condannato nel processo Doppia Curva e in attesa dei domiciliari - che venerdì sera è stato immortalato da Klaus Davi assieme a tifosi della curva Sud e del Milan del secondo anello blu. Alla faccia della blacklist di cui si era parlato quest'estate.
Con Pacio era anche tornato il tifo rossonero, dopo le 4 settimane di "sciopero" annunciato lo scorso 14 settembre per gli screzi tra supporter e società legati al divieto di ingresso in curva per alcuni tifosi, "mascherato" da divieto di abbonamento. In pratica, anche per Pacio era possibile comprare il singolo biglietto per la partita in altre zone dello stadio. Da mercoledì sera non più, "fino a data da destinarsi", aveva scritto Domenico Agrizzi. Un'altra conferma arriva anche da una fonte vicina al Barone Giancarlo Capelli, lo storico tifoso del Milan anch'egli vittima del divieto di sottoscrivere abbonamenti, conferma la notizia.
Non è ancora chiaro se il club abbia ricevuto pressioni dagli investitori o dagli inquirenti, certo le immagini del sodale di Lucci immortalato in curva stridono rispetto alla necessità del Milan di prendere le distanze dagli ultrà coinvolti in episodi gravissimi, dal tentato omicidio dell'ultrà Enzo Anghinelli del 2019 fino ai traffici di droga e ai possibili legami con narcos e broker di 'ndrangheta.
D'altronde, sin dall'inizio Pacini ha sempre difeso Lucci e gli altri indagati come Islam Hagag dalle accuse della magistratura, in linea con gli altri ultras milanisti, come dimostrano i commenti al post di Facebook dello stesso Klaus Davi, in cui si invoca la libertà del capo ultrà arrestato oltre un anno fa.