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Ma San Siro spera ancora

Ma San Siro spera ancora

Milano - Si continua a sperare per un'apertura almeno parziale dello stadio Meazza. Domani gli ispettori del Viminale saranno di nuovo a Milano per verificare lo stato dei lavori di adeguamento al decreto Pisanu ma per la partita Milan-Livorno di domenica prossima l'ipotesi porte chiuse resta quella di gran lunga più probabile. «Crediamo che sia profondamente ingiusto chiudere uno stadio come San Siro», ha detto Adriano Galliani al suo arrivo all'assemblea della Lega Calcio e la sua speranza è che possano entrare almeno i 37.297 abbonati rossoneri. Si sta lavorando proprio per consentire almeno l'apertura con capienza limitata dell'impianto e resta ancora da risolvere il problema Champions, con la possibilità di giocare all'estero. Resta fiducioso l'assessore comunale allo sport Giovanni Terzi: «La partita non è ancora chiusa», spiega in attesa di incontrare domani gli ispettori del Viminale.

La gestione dello stadio dal 2000 è in mano al Consorzio San Siro gestito al 50% da Inter e Milan che ha già anticipato 35 milioni di euro necessari per i lavori scomputandoli dal canone di locazione con il Comune. L'impianto sarà a norma a settembre, ma entro un mese funzioneranno 40 tornelli su tre lati, in modo tale da consentire almeno l'accesso agli abbonati. Per quanto riguarda la deroga al decreto Pisanu, l'ultima è stata firmata dal prefetto Gian Valerio Lombardi alla fine del 2006, ma la vicinanza dell'ippodromo alla tribuna arancione e della sede tranviaria alla curva sud rendono impossibile la realizzazione dei tornelli alle distanze previste dalla legge. Per spostare i binari del tram occorrerebbero altri 12 milioni di euro che dovrebbero venire stanziati dal Comune, mentre per l'ippodromo non c'è ovviamente nulla da fare. Ma su tre lati, i tornelli si faranno e, alla fine, i varchi d'accesso allo stadio passeranno dai 52 attuali a 70, preceduti dai 140 tornelli installati nella nuova cancellata.

I ritardi nei lavori dipendono infatti non solo dalle procedure amministrative delle gare di appalto, ma anche dall'adeguamento della cancellata chiesto dalle autorità competenti (Prefettura, Vigili del Fuoco, ecc.) per raggiungere il numero di metri quadrati sufficienti per gli 82.995 spettatori che può contenere il Meazza. Per questo, il costo solo per tornelli e cancellata è lievitato fino a 13 milioni e mezzo, molto più di quanto speso per la tornellizzazione dell'Olimpico. Quello che già c'è e funziona perfettamente è l'impianto di videosorveglianza che utilizza 79 telecamere a cui se ne aggiungeranno altre 23, arrivando alla quota di 102 superiore a quella di tutti gli stadi italiani. E funziona anche il centro operativo della Polizia interno all'impianto, posto sotto la tribuna verde.

Domani gli ispettori diranno se sarà sufficiente per un'apertura almeno limitata dell'impianto.

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