San Siro, uno stadio a fine carriera

San Siro, uno stadio a fine carriera

Claudio De Carli

Problemi su problemi, le fondamenta del 1926 su cui poggia San Siro vacillano come il suo futuro. La sua gestione costa 12 milioni di euro l’anno, la tecnologia sta facendo passi da gigante e tiene in vita anche architravi arrugginite, ma con 200 milioni oggi si costruisce uno stadio. Inter e Milan stanno solo facendo dei conti: gli euro spesi in vent’anni d’affitto sono equivalenti ai costi di un nuovo stadio di calcio e nel 2026 San Siro avrà cent’anni.
La trattativa per la sua vendita, o meglio per il comodato d’uso di 99 anni, ai due club è ferma, anzi fermissima, ogni giorno nascono nuovi problemi, salgono i costi, aumentano le perplessità. Nasce un progetto sontuoso per farne un salotto con tanto di verde e quarto anello, ed ecco che le leggi sulla sicurezza impongono una nuova cancellata di dimensioni ciclopiche.

Per farla occorrerebbe spostare il Trotto da via Piccolomini e la questione si attorciglia dopo la furente battaglia di ieri in Commissione Comunale.
San Siro divide: da una parte la testa, dall’altra il cuore. (...)

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