Restano preoccupanti i tempi delle liste di attesa per effettuare esami medici nel Lazio. Lo conferma una ricerca effettuata dalla Cisl del Lazio, secondo la quale non soltanto i tempi di attesa non si sono ridotti, ma «in quasi tutte le aziende sanitarie locali tendono ad allungarsi». Dalla lettura dei dati relativi ai mesi di febbraio, marzo, aprile e luglio del 2007 emerge una «generale tendenza alla crescita sia delle richieste che dei relativi tempi di attesa».
Stando ai dati forniti dal sindacato per il mese di luglio, solo sette distretti di Asl su ventotto rispettano i tempi massimi previsti per una mammografia. Il caso più eclatante si registra nella Asl Roma C, dove per questo tipo di esame si raggiungono i 267 giorni di attesa, quando il massimo previsto è di sessanta. Per una visita oculistica, invece, più della metà dei distretti monitorati non rispetta i trenta giorni previsti. A volte, come nel caso della Asl di Latina, si può essere costretti ad aspettare anche 180 giorni prima di riuscire a sottoporsi al controllo oculistico. La situazione non cambia per le visite ortopediche: secondo quanto riferisce la Cisl lattesa può arrivare a 170 giorni, come riscontrato nella Asl Roma H.
Per quanto riguarda, infine, gli esami di ecodoppler, lo studio della Cisl rivela che, a fronte di un limite massimo di sessanta giorni, nella Asl Latina si possono aspettare anche 427 giorni, mentre nella Asl Roma G si toccano i 286 giorni di attesa. Per fare il punto sulla situazione è in programma per domani un incontro tra lassessore alla Sanità della Regione Lazio, Augusto Battaglia, e i sindacati confederali.
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