«Sanità malata grave? Colpa della sinistra»

«Sanità malata grave? Colpa della sinistra»

(...) 1) Quale politica è stata condotta per il raggiungimento di un'eccellenza? quante sono le unità altamente specialistiche create nei nostri Ospedali? quali gli sforzi per individuare e potenziare centri con attributi di attrazione o di alta specializzazione? Non si è forse badato più al clientelismo o alle pressioni politiche nella scelta delle strategie di potenziamento di vecchie e nuove strutture? come è possibile pensare che le strategie della sanità siano fatte in sedute ristrette da uomini politici anziché da personale qualificato allo scopo? L'ottica miope di non privilegiare secondo meritocrazia, ma sulla base del peso politico, porta ad una fuga dei pazienti verso le Regioni limitrofe con il duplice danno per la sanità locale di una perdita economica e di credibilità, con conseguente progressivo sperpero delle risorse economiche della Regione e un degrado delle strutture specializzate
2) Le liste di attesa per le indagini strumentali e per alcuni tipi di visite specialistiche sono una vergogna della nostra Regione. L'allungamento delle liste di attesa non porta ad un arricchimento delle strutture private, ma ad una fuga dei pazienti verso le regioni limitrofe ove la Sanità funziona quale diritto alla salute del cittadino (viene considerata quello che deve essere), e le strutture sono al servizio del paziente sia per le indagini che vengono eseguite a scopo preventivo, sia per quelle diagnostiche. Annullare le liste di attesa rappresenta il primo segno di rispetto per il paziente e per il medico richiedente. Si deve partire dal presupposto che l'indagine venga richiesta in scienza e coscienza dal medico curante con lo scopo di prevenire o diagnosticare una patologia nel rispetto delle problematiche cliniche e delle esigenze del paziente e non sulla scarsa fiducia delle interpretazioni cliniche del medico e nell'interpretazione che la richiesta abbia lo scopo di sedare l'ansia del paziente e l'incapacità del richiedente. Per fare un esempio di disservizio nella nostra Regione i tempi di attesa per una Moc, indagine utile a scopo preventivo, i tempi di attesa sono dell'ordine di 8 mesi e in Piemonte non superano gli 8 giorni. La Regione Piemonte ha un deficit sanitario nettamente inferiore al nostro e pertanto la sua politica sull'abbattimento dei tempi di attesa non è perdente, ma rappresenta un investimento vincente.
3) Il problema dei rapporti umani è essenziale nel campo della sanità. Pur concordando che il paziente ha bisogno essenzialmente di fatti, ovvero di cure adeguate, rapidità di interventi ed efficacia degli stessi, non si deve dimenticare che la malattia rappresenta un evento traumatico che sconvolge l'andamento naturale della vita di una persona trascinandolo in uno stato di «anomalia» e di «diversità», che lo costringe spesso a rinunciare all'attività lavorativa e alla vita sociale trascinandolo in uno stato di dipendenza e impotenza. Il rapporto umano diviene essenziale in soggetti in tali condizioni per poter instaurare un rapporto di fiducia con la struttura cui viene affidata la propria salute. Quali sono le risposte della nostra sanità a tali esigenze: la depauperazione del personale medico e paramedico, la riduzione dei posti letto, l'allungamento delle liste di attesa, l'istituzione di servizi inutili e dispendiosi quali il controllo della qualità e la burocraticizzazione del sistema, tutto a scapito del tempo da poter dedicare al paziente da parte del personale. A questo consegue la difficoltà da parte del paziente di accedere alle strutture di riferimento per la disorganizzazione che regna sovrana in questa sorta di Babilonia voluta.
Quali sono le cause: l'incapacità dei quadri dirigenti-organizzativi o la loro mala-fede?
È evidente l'incapacità dimostrata dai direttori-manager in tutta la politica sanitaria. Lo dicono i fatti, lo dice lo stesso presidente della Regione quando interviene dopo che la stampa denuncia ritardi e gravi carenze dei servizi da erogare all'utenza. Come si può giustificare a due anni e mezzo dalla formazione di questa giunta e alla nomina dei direttori in cui era chiaro che l'attuale maggioranza stessa aveva fatto la campagna elettorale sui problemi legati alla sanità e ai disservizi ad essa correlati, dire oggi che i tempi per le prenotazioni e per alcune visite specialistiche sono sempre più lunghi? Dove sono stati Montaldo e Burlando che oggi minacciano di multare chi, secondo loro, è causa dei tempi lunghi per le prenotazioni? Cosa hanno fatto fino adesso? È evidente che non solo non hanno fatto nulla e hanno governato malissimo la Sanità, ma in oggi non si intravede una prospettiva programmatica efficiente per recuperare il tempo perduto.
Sono due anni e mezzo che in tutte le sedi e sulla stampa sollevo i problemi citati sopra, che come ripeto non è frutto della mia fantasia, ma evidenti fatti che coinvolgono migliaia di cittadini che si rivolgono alle strutture pubbliche della Sanità. Ma Burlando e Montaldo, vecchi o retaggio di un modo comunista di intendere la cosa pubblica, hanno impedito di accettare contributi diversi che in modo disinteressato molti professionisti che operano nella santità hanno cercato di dare.


Il Consiglio Regionale e tutti i gruppi politici se nelle prossime settimane non affronteranno in modo radicale il problema della politica sanitaria e della sua riqualificazione sarà evidente dimostrazione che i partiti che condannano l'antipolitica ne sono la causa. In mancanza di un'azione positiva non sarà stato solo Burlando ad essere andato contro mano, ma tutte le forze politiche.
*Responsabile Sanità Unione a Sinistra

e Sinistra Europea

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