Il sogno continua, la rivelazione Varese è diventata una solida realtà e il terzo posto in compagnia del Novara, ora non mette più i brividi. Ma lallenatore Giuseppe Sannino non ci sta, non vuole cali di tensione e mette le mani avanti: «Piano con i sogni di gloria, questa è una squadra di minatori, tutti amici tra loro, ragazzi straordinari che in almeno otto undicesimi sono partiti dalla C2 e ora, tutti insieme, senza nessuna stella, sputano lanima. E per me sono tutti importanti quelli che fanno parte della rosa, non ci sono titolari o riserve».
Che Sannino sia un duro, un fondamentalista del calcio è cosa risaputa e il fatto che qualcuno labbia accostato a Mourinho lo fa saltare sulla sedia. «Ma non scherziamo» ribatte il tecnico, «io sono solo Sannino, lultima ruota del carro. Mourinho è unicona, può essere simpatico o antipatico, ma i risultati gli danno ragione. Come lui ho la stessa passione, sono un uomo da campo, ma protagonisti sono i giocatori e io voglio essere nella testa dei miei ragazzi quando giocano e quando si allenano. Certo che un campionato così non me lo sarei mai aspettato, ma la nostra forza è la conoscenza dei nostri limiti e la partita della vita è sempre quella che arriva».
Visti i risultati qualche club di A, Genoa in particolare, si è fatto avanti per la prossima stagione, ma Sannino glissa: «Fa piacere essere accostati a grossi club, ma questo non è il momento adatto per parlarne, anche perché io firmo sempre e solo contratti annuali. A Varese ho trovato persone straordinarie e insieme decideremo il 30 giugno cosa fare. Quanto a me, faccio sempre un esame di coscienza prima di dormire e mi chiedo: ma domani cosa devo fare, anche perché queste sono le mie possibilità, la mia realtà e non voglio sopravvalutarmi».
Ma qualche segreto lavrà questo Varese dei miracoli? «Sì, cè - conclude Sannino - Io sono fatalista.
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