Sant’Agostino Principio d’incendio in metrò

Momenti di paura ieri in tarda mattina alla fermata della metropolitana verde di piazza Sant’Agostino, a causa di minacciose volute di fumo che stavano invadendo il mezzanino. Gran trambusto, mezzi di soccorso giunti in sirena, chiusa la circolazione dei treni, prima di accorgersi che era una banale motore delle scale mobili che si era surriscaldato. L’allarme viene lanciato intorno a mezzogiorno e mezzo, quando un viaggiatore avverte il personale di servizio che la stazione si sta riempiendo di fumo. In metropolitana situazione del genere non vanno mai sottovalutate, c’è il perenne rischio attentati di matrice islamica, e comunque stare sotto terra significa trovarsi con centinaia di persone intrappolate in spazi angusti e con poche vie di fuga. La notizia di un probabile incendio rimbalza dunque rapidamente alle diverse centrali operative che fanno convergere sul posto mezzi dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine e del soccorso medico del 118. Nel frattempo la direzione della Metropolitana per evitare intasamenti nel mezzanino di Sant’Agostino, ordina ai conducenti di tirare dritto. I treni dunque si fermano solo a Porta Genova da una parte e a Sant’Ambrogio dall’altra. Nel frattempo pompieri e tecnici di Mm scendono a controllare la stazione. Un rapido sopralluogo permette di individuare l’origine del fumo in una delle scale mobili. Ulteriori accertamenti identificano anche il «responsabile» di tanto trambusto: uno dei motori che muovono i gradini d’acciaio.

A quel punto, cessato l’allarme, i mezzi di soccorso rientrano alla base, mentre i tecnici della metropolitano individuano il guasto e lo riparano nel giro di pochi minuti. Verso le 13 è tutto finito e la circolazione dei convogli riprendeva normalmente.

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