Castries - Conferma tutto. Il ministro della Giustizia Lorenzo Rudolph Francis, in conferenza stampa, conferma l'autenticità del documento pubblicato da due giornali di Santo Domingo e poi dalla stampa italiana. Nel documento, a firma proprio del ministro di Santa Lucia, si parla delle due società off shore, Timara Ltd e Printemps Ltd. Secondo Francis sono di proprietà di Giancarlo Tulliani, fratello della compagna del presidente della Camera. Che, in questo modo, sarebbe il diretto proprietario della casa di Montecarlo in Boulevard Princesse Charlotte. Ad affermarlo è stato lo stesso Guadasigilli nel corso della breve conferenza stampa. Il ministro ha anche annunciato "l’apertura di un’inchiesta" per fare chiarezza sulla "fuga di notizie".
Il ministro: "L'ho scritta io" "La lettera è autentica, ho deciso di scriverla al primo ministro per informarlo su una vicenda che rischiava di danneggiare l`economia dell`isola", ha detto il ministro Francis. "Non so come la lettera che ho scritto al primo ministro sia finita nelle mani dei giornalisti che l`hanno pubblicata", ha sostenuto il ministro. Sulla Printemps Ltd e la Timara Ltd "non possiamo fornire alcuna informazione: questi sono dati confidenziali". È quanto ha riferito Danny Labourne, dello staff del primo ministro di Santa Lucia, King Stephenson.
Fini: "Domani la mia verità" Fini torna a parlare. Lo farà domani. Con la risposta a quella che giudica la "campagna di controinformazione" in atto sulla vicenda di Montecarlo. Il presidente della Camera è intenzionato a registrare un video messaggio che sarà in rete domani su diversi siti internet, fra i quali quelli di Generazione Italia e del Secolo d’Italia. Il video sarà poi visibile messo su YouTube. Secondo le stesse fonti, il video servirà a presentare la verità di Fini sulla quella che giudica "una campagna di controinformazione" su Montecarlo. Ma il discorso del Presidente della Camera sarà a tutto campo, toccando "l’attualità politico-istituzionale" alla luce dei passaggi decisivi dei prossimi giorni.
"Lodo Alfano? Discussione franca" Sul nuovo lodo Alfano "c’è una discussione in corso, franca. Senza infingimenti". Il presidente della Camera non si sbilancia: "Vedremo che cosa verrà presentato". Poi parla della "legge che deve essere uguale per tutti" e dell’importanza di "garantire tempi certi del processo" senza però che vengano cancellati d’un colpo i processi per i quali i cittadini stanno aspettando da anni. "Tempi certi del processo - ha detto Fini - vuol dire investire risorse in magistratura". "Va bene dunque garantire il diritto del premier a governare ma non va bene se per garantirlo si determinano interventi che danneggiano altri, fosse anche un solo cittadino". Il Presidente della Camera ci tiene poi a precisare che si dovrebbe trattare di "interventi volti a garantire una sospensione dei processi, non un annullamento. Ma solo una parentesi, lo dico perchè non è sempre dato per scontato". Davanti una platea affollata di studenti Fini insiste sul fatto che "se la legge è uguale per tutti non ci si può chiamare fuori solo se si appartiene a un ceto politico. Altrimenti si alimenta una società in cui ci sono figli e figliastri".
Dialogo aperto Il consigliere giuridico di Fini, Giulia Bongiorno, e gli emessari del premier hanno discusso a lungo sul ddl costituzionale, che è stato presentato a primavera al Senato a firma dei capigruppo di Pdl e Lega Nord. Per i finiani avrebbe bisogno di alcune modifiche. Secondo Fini, la difficoltà del nostro Paese a intervenire con delle serie riforme è dovuta al fatto che queste chiedono di investire in tempi lunghi. Mentre la politica di adesso "guarda al contingente, a incassare subito il consenso momentaneo più che a delineare uno scenario futuro". Fini spiega che "il deficit che c’è oggi di politiche riformatrici si capisce pensando che una riforma non si fa dall’oggi al domani ma è un intervento che spalma i suoi effetti nel tempo". Il "problema" resta se "ci si dà come obiettivo avere l’immediato consenso per le elezioni, per esempio. Diventa difficile fare una politica riformatrice".
La Russa: "Ora Fini chiarisca" Il coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa si è augurato che da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini arrivi un chiarimento "chiaro e definitivo" sulla vicenda della casa di Montecarlo. "Ha preannunciato - ha detto La Russa riferendosi a Fini - che farà sapere. Spero sia in maniera chiara e definitiva". "Questa vicenda - ha proseguito La Russa a margine della presentazione della Festa della Libertà a Milano - dura ormai da molti mesi: è giunto il momento che chi ha il potere di farlo dica alla gente, ai giornali, agli italiani esattamente come stanno le cose". Riguardo la veridicità del documento proveniente dall’isola di Santa Lucia La Russa ha detto "di non aver mai dubitato che un documento presentato su un giornale sia vero fino a prova contraria". In ogni caso, ha concluso, "mi interessa sapere qual è la realta dei fatti non la realtà dei documenti".
Feltri: "Se è stato imbrogliato dal cognato lo dica" "Se Fini è stato imbrogliato dal cognato lo dicà" ha dichiarato il direttore Vittorio Feltri sull'affaire Montecarlo.
"È arrivato il momento che dica la verità - ha detto in collegamento con il Tg 4 - e io gli dò un consiglio. È molto meglio fare la figura dei pirla anzichè dei ladri per cui se Fini è stato imbrogliato dal cognato lo dica. Può succedere. Succede anche nelle migliori famiglie, figuriamoci in quella di Fini"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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