Santa Margherita, in Comune rissa continua a colpi d’insulti

Esponente di maggioranza «clona» le interpellanze dell’opposizione e scatena la protesta in consiglio

Il clima politico a Santa Margherita Ligure davvero non accenna a normalizzarsi.
Se il Consiglio Comunale convocato appena prima della pausa natalizia aveva registrato l'abbandono dell'aula da parte dell'opposizione, furiosa per la mancata inversione dell'ordine del giorno, martedì sera le minoranze si sono nuovamente ribellate a quella che hanno definito una presa in giro ai propri danni.
Pomo della discordia, in questa occasione, il gesto del consigliere di maggioranza Piero Chiarelli: per scoraggiare una nuova defezione del Gruppo indipendente, di Borgo di Mare e di Andrea Bernardin, il delegato al porto ha clonato mozioni e interrogazioni delle opposizioni, ripresentandole a propria firma.
«Una provocazione benevola», l'ha definita lo stesso Chiarelli senza convincere peraltro la controparte.
A quel punto sono volate parole grosse, in particolare tra l'assessore ai Lavori pubblici Alberto Balsi e Claudio Vezzali, che si sono reciprocamente accusati di mancanza di stile.
Poco dopo è sbottato anche Gianni Costa: il vice-sindaco ha elencato tutti gli insulti che la maggioranza avrebbe ricevuto nelle ultime occasioni. Un campionario molto variegato, che va da «carogne» a «malati di mente».
Costa, infine, ha minacciato di adire le vie legali.
Chiuso il siparietto e ripristinata la calma, qualcuno si aspettava che a tener banco sarebbe state la recente bagarre politica che oppone le segreterie politiche dei partiti di centro-destra alla giunta guidata da Claudio Marsano, su cui ora pende la spada delle strategie di smarcamento che il coordinamento regionale di Forza Italia dovrebbe concordare il 14 gennaio con lo stesso Costa.
Alla manciata di allusioni ironiche di Ravera e De Giovanni, il sindaco in pectore ha risposto seccamente che per la sua amministrazione «l'unico banco di prova sarà quello delle elezioni previste nel 2009», a fine mandato.
In ultimo si è parlato anche dei problemi della città: rinviate a mercoledì le discussioni sui lavori presso lo stadio Broccardi, sul problema roditori e sulle precarie condizioni in cui versa il Parco del Flauto magico, a monopolizzare la discussione è stato il nuovo frantoio comprensoriale che sorgerà nel quartiere degli Ulivi, ex-Peep, e che è già stato apertamente contestato da un comitato.
Per il consigliere di maggioranza Adriano Casazza si tratta di «un'operazione finalizzata a riqualificare un immobile comunale nel quadro di una valorizzazione del territorio e del comparto agricolo».
Non del tutto d'accordo si è dichiarato Marco Marchi del «Gruppo indipendente per Santa», che teme problemi di viabilità e paventa nuove fonti di inquinamento. «Contesto la scelta della locazione» ha sottolineato, in particolare, Marchi. Ed ha aggiunto: «Temo alti impatti ambientali a danno della popolazione residente».
Dubbi anche su un conto economico che prenderà le mosse da oltre 400mila euro di investimento (in parte finanziati dall'Unione Europea) e che dovrà affrontare il problema dei costi di smaltimento.


Tra coloro che, in merito, confessano di volerci vedere chiaro c'è pure Gianni Costa, mentre per il sindaco Marsano «l'aspetto finanziario non è centrale. Il nostro obiettivo è quello di creare opportunità turistiche e professionali».
Intanto, la rissa - esclusivamente verbale, al momento - continua, col rischio fondato di rendere la città sempre meno governabile.

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