Santander: bene il Leone e Mediobanca

da Milano

Il Santander ha meno del 2% di Generali ed è «molto contento» del rendimento del gruppo, come del legame con Mediobanca: il presidente Emilio Botin torna sugli investimenti italiani del colosso creditizio spagnolo che ha chiuso il 2007 con utili cresciuti del 23% a 8,11 miliardi. Il risultato non tiene però conto degli 1,4 miliardi di svalutazioni, metà delle quali legate alla sua partecipazione nella banca americana Sovereign. Forse anche per questo Madrid è a oggi focalizzata sulla crescita organica: «Non è prevista alcuna acquisizione al momento», ha proseguito Botin, aprendo però a un interesse per il Messico.
Il Santander ha quindi pagato un pesante pegno alla crisi dei mutui ad alto rischio americani (nel quarto trimestre del 2007 Sovereign ha ripulito il bilancio per 737 milioni di euro e ha annullato il pagamento dei dividendi). Grazie ad alcune partite straordinarie legate alla vendita di alcune attività, a fine dicembre Madrid ha però visto avanzare i propri profitti del 19,3% fino a 9,06 miliardi di euro, la cifra più alta di sempre e superiore anche alle attese degli analisti.
Dopo aver rinunciato ad Antonveneta a fronte dei 9 miliardi offerti dal Monte dei Paschi, il Santander ha inoltre confermato la volontà di cedere la controllata Interbanca: la gara è in corso e l’obiettivo è incassare un miliardo.

«Ci interessa vendere Interbanca e la venderemo», ha osservato Botin, sottolineando il proprio interesse per l’Italia senza però, per questo, prevedere ulteriori investimenti: il gruppo è presente anche nel capitale di Unicredit con una quota inferiore all’1%.

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