Roma - Nel pluralismo secondo il TgZero , una specie di telegiornalino inventato da Santoro e recitato da una nuova graziosa santorina ( ma dove le trova?), il Tg3 è sparito di botto. Sarà che forse non c’è gran simpatia trala Berlinguer e Santoro ( in uno dei suoi ultimi comizi pre-Annozero le aveva tirato una frecciatina mica male...), tuttavia, in un calcolo onesto del minutaggio pro e anti Cav in Rai, il tg della «zarina » ci sta tutto, e non solo quello. Per quale motivo considerare come programmi«ostili al premier»soltanto Ballarò , Annozero e Report , come ha fatto la contabilità santoriana, quando invece c’è l’imbarazzo della scelta? E allora partiamo dal lodo Santoro, e cerchiamo di aggiornarlo al senso comune del telespettatore medio ( ben sapendo che anche l’aritmetica è interpretazione...). Lasciamo fuori dalla contesa il Tg2 come ha fatto Santoro, visto che Mario Orfeo non è direttore ascrivibile all’area berlusconiana ( il Fatto lo mette in quota An), ma calcoliamo però qualche altra cosuccia dimenticata da Annozero (che non conta Mediaset ma neppure La7 , dove abbonda il radicalismo intellettualoide dei Lerner, delle Bignardi,delle Gruber).
In primis,appunto, il tg diretto dalla figlia di Enrico Berlinguer, che offre un bel carnet settimanale di minuti anti-Cav da aggiungere al conteggio di Santoro. Secondo il quale, invece, la Rai berlusconizzata schiererebbe i seguenti numeri: 2.000 minuti settimanali pro Cav ( Tg1 , Unomattina e Porta a porta ) contro solo 366 minuti di avversione ( Annozero, Ballarò, Report).
Tutto qui? Non proprio, e non solo a sinistra. Anche nell’area di centrodestra manca qualcosa,per esempio L’Ultima parola di Gianluigi Paragone, vicedirettore di area leghista. E poi Telecamere di Anna La Rosa (Raitre) e Tg Parlamento (tre edizioni al giorno di circa 7 minuti, più un magazine settimanale di 50 minuti). Sommando tutto, e volendo calcolare come programma politico anche Unomattina , che piuttosto si occupa di società e costume, siamo a circa 2.300 minuti settimanali pro- Cav in Rai. E qui dentro ci vanno tutte le puntate di Porta a porta , anche se non tutte si occupano di politica (ma una statistica precisa è arduo tentarla). Ad ogni modo, seguendo il lodo Santoro, le contiamo tutte, arrivando alla suddetta cifra.
Va bene, ma gli altri, gli anti-Cav di Viale Mazzini e Saxa Rubra, quanto fanno? Partiamo dalla Berlinguer, col suo Tg3 . Le edizioni sono tre al giorno, una a mezzogiorno, una alle 14 e poi la principale delle 19. La durata va dai 25 minuti alla mezz’ora del giornale serale; quindi siamo a 80 minuti netti quotidiani. Ma anche il Tg3 , come il Tg1 , ha le sue rubriche, che Santoro insegna a contare per determinare se siamo o no in un regime mediatico. Ecco allora Fuori Tg , 20 minuti di diretta dopo l’edizione delle 12, cinque giorni alla settimana. Quanto fa? Altri 100 minuti settimanali.Ma c’è anche Linea notte , l’approfondimento notturno del Tg3 : qui siamo a circa un’ora al giorno,ovvero cinque ore alla settimana, ovvero 300 minuti settimanali. Questo per Telekabul. Poi ci sono altri programmi piuttosto ostili a Berlusconi, che Santoro conosce bene. Uno è Parla con me della Dandini, quattro puntate a settimana per circa 140 minuti di satira abbastanza univoca (anche se spesso gli ospiti non hanno niente a che fare con la politica). Poi, come tralasciare Che tempo che fa di Fabio Fazio, nuovo partigiano iscritto al «Fronte di Liberazione della Rai dal Cavaliere»,insieme a Saviano e qualche altro. Il conduttore, prodotto tra l’altro dalla berlusconiana Endemol, compare su Raitre due volte alla settimana, il sabato e la domenica, per sdilinquirsi tra libri, meteo e Littizzetto in totali 120 minuti di alta sensibilità culturale. Già così abbiamo abbondantemente superato i 1.500 minuti di siero anti-Cav. E ancora deve partire lo show Vieni via con me ( ieri è stato trovato l’accordo, con Fazio e Saviano ci saranno Benigni gratis - Rossi e Albanese) Ma c’è dell’altro. Blob , delizia cult-trash di Ghezzi,porta via solo un quarto d’ora al giorno,mentre l’ingombro temporale di In mezz’ora della Annunziata va da sè. Poi, novità della stagione rivoluzionaria, c’èl’ex mezzobusta del Tg1 , Maria Luisa Busi, che per dimostrare di non essere solo «un’hostess dell’informazione»(Aldo Grasso)si è fatta un programma tutto suo, Articolo Tre , ovviamente sul Tre. Quindi arriva Corrado Augias, letterato di Repubblica ( nel senso che risponde alle lettere), che prima del Tg3 presenta Le Storie- Diario italiano . In ultimo, il vero botto lo fa il bravissimo Corradino Mineo, coi suoi 10.
800 minuti di all-news su RaiNews24 , lo SkyTg24 in versione statale...Con quelli, vivaddio, la programmazione libera strabatte il regime: 12.752 a 2.300 (cioè più o meno 85% a 15%). Se solo i telespettatori fossero tanti quanto i minuti...
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