L'ingiusto silenzio che avvolge la figura e l'opera dello scrittore pugliese Michele Saponaro viene finalmente squarciata dall'iniziativa di un editore salentino che ha giustamente deciso di riportare in libreria una delle opere più delicate del romanziere di San Cesario di Lecce, scomparso a Milano nel 1959. «La casa senza sole» (Lupo editore, pp.217, 15 euro) è un diario di guerra ma da intendersi in senso opposto rispetto a ciò che ci si aspetterebbe di trovare. Non è insomma il racconto quotidiano delle vicende accadute al fronte da parte di chi le visse in prima persona, bensì un anno di guerra, la Grande Guerra, che potrebbe essere al contempo qualunque guerra, vista dal punto di osservazione di una madre che ha visto il proprio figlio ventenne dover partire per andare a combattere.
Al dolore della donna, già vedova per gli effetti di rovesci economici che avevano travolto le attività del marito, si aggiunge così l'apprensione dettata dall'attesa di notizie dal fronte da dove il figlio scrive e racconta ciò che accade. Il lettore si trova così proiettato in medias res fin dalle prime pagine e non può non avvertire o condividere il senso di angoscia e disagio evidenziato dalla sensibilità della donna attaccata alle lettere del figlio come estremo cordone ombelicale che la lega alla vita. E non solo. Le infonde infatti quel desiderio che la spinge a creare un laboratorio tessile grazie al quale mandare al fronte camicie e biancheria che nascondano sigari e cibo, reagendo così alla prostrazione psicologica per il dolore della guerra che le ha rapito l'erede.
Il dramma si consumerà con l'interruzione delle lettere dal fronte che farà comprendere al lettore la triste fine toccata al giovane soldato. Ancora una volta la tragedia filtra attraverso l'indiretto, sembra quasi centellinata ma non risparmiata, e proprio quando l'azzeramento appare ormai inevitabile spunta a sorpresa una ragazza che portava in grembo la progenie di quel giovane. L'inatteso finale studiato forse per stemperare la cupezza della trama non è piaciuto al curatore, Enrico Tiozzo, docente di Letteratura italiana all'università di Goteborg, che ha scritto l'introduzione al volume.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.