Cronaca locale

Il sapore di Milano secondo i migliori chef

Moda, volley e gola in questi giorni a Milano, dalle bellissime in passerella ai bravissimi sotto rete ai golosissimi ai fornelli perché da domani sera - e fino alle 22 di domenica - il Parco Sempione ospiterà «Taste of Milano», il gusto di Milano, i sapori di una città sempre in movimento sul fronte della creatività al punto da accogliere una collaudata manifestazione inglese. Così come in riva al Tamigi da tempo viene messo in vetrina il meglio della ristorazione di Londra, così sarà accanto all’Arena verrà fatto altrettanto con Milano, tutto nel sito tasteofmilano.it, tutto in tensostrutture erette per l’occasione, pensate per accogliere i cuochi di 12 ristoranti meneghini, più diverse aree degustative, il tutto sotto il cappello dell’assessorato alle attività produttive e il pacchetto «Milano loves fashion» caro all’assessore Giovanni Terzi.
«Taste of Milano» è in pratica un particolare temporary restaurant aperto a pranzo e a cena (domani solo la sera), dalle 11 alle 15.30 e dalle 18.30 alle 23 (domenica dalle 17.30 alle 22) dove sono i golosi possono scoprire il meglio della ristorazione senza girare per giorni e giorni per la città. Dodici le insegne coinvolte, ognuna pronta a mettere in vendita 3 piatti. Con un’avvertenza: non si celebra la tradizione e nemmeno sono stati scelti locali di cucina tipica, bensì composto un affresco di quanto offre la città. Avremo quindi Alice, chef Viviana Varese; Cracco di Carlo Cracco; D’O di Davide Oldani; Fingers di Roberto Okabe; il Liberty di Andrea Provenzani; Il Luogo di Aimo e Nadia, con Aimo Moroni e i suoi due cuochi, Fabio Pisani e Alessandro Negrini; l’Osaka di Naoko Aoki; il Ristorante Bianca, di Fabio Paolini e Gianmarco Senna, quindi il Sadler di Claudio Sadler; il Savini, in cucina Matteo Torretta; The Park all’Hyatt, responsabile dei menù Filippo Gozzoli; infine il Trussardi con Andrea Berton. Tre proposte a testa in stand personalizzati per ricreare il più possibile le atmosfere dei vari posti. Oldani, accanto al Legume al cucchiaio, stracciatella di bufala e fichi cotti presenterà un suo nuovo marchio, «Cucina Pop by D’O» per differenziare il ristorante di Cornaredo dalle collaborazioni. Non solo: parlerà di Zafferano, panettone e riso alla milanese POP, una summa della milanesità che è il lui, il tutto proiettato verso l’Expo 2015. Claudio Sadler invece punta sui Paccheri farciti di stoccafisso mantecato, pesto di rucola e raspatura lodigiana, mentre Carlo Cracco professa il suo attaccamento a Milano con la classicissima, per lui che l’ha creata, Crema di riso allo zafferano con cioccolato al riso croccante. I Tortelli di grano bruciato con melanzane, burrata e cicale di mare segnano invece le nuove atmosfere del Luogo di Aimo e Nadia dove Fabio Pisani è un cuoco che arriva dalla Puglia e non lo scorda mai, Insalata liquida e baccalà per Berton, Polpo su crema di patate per Alice e così via di delizia in delizia.
Per accedere a Taste bisogna acquistare ogni volta un biglietto di 20 euro (50 quelli vip), più pagare i vari assaggi da un minimo di 4 ai un massimo di 6 euro.

Quindi lezioni di cucina, concertini jazz, birre e bollicine, relax e allegria dai mille gusti.

Commenti