«Saprà come trattarci Ci è sempre stato vicino»

Alessandro Del Piero, ospite al Chiambretti Night, che ne pensa della vecchia e della nuova Calciopoli?
«In carriera sento di avere vinto sette scudetti. Dicono siano cinque, ma sono sette. Sin dall'inizio ho tenuto questa linea, perché io li ho vinti giocando sul campo e li sento miei. Ce li ridaranno? Può darsi ma non mi interessa, io ho una mia idea precisa».
Ma lei sente ancora Luciano Moggi?
«Non lo sento più, non spesso. Lo saluto sempre affettuosamente, aldilà della giustizia con lui ho vissuto tanti anni pieni di vittorie e sconfitte».
La Juventus è stata nell'occhio del ciclone anche per le accuse di abuso di farmaci formulate da Zeman.
«Non lo conosco, e comunque oggi non mi fa né caldo né freddo».
Rafa Benitez è un allenatore che fa molto mercato, se arrivasse alla Juventus avrebbe paura di essere ceduto?
«Con un nuovo allenatore tutti siamo in ballo. A me comunque piace parlare di fatti, non di ipotesi: quando succederà, mi porrò il problema. Io mi auguro di finire la mia carriera qui, tutti questi miei diciassette anni di calcio sono targati Juventus».
Oggi Andrea Agnelli diventerà il nuovo presidente bianconero, è contento?
«Andrea è uno che è sempre stato vicino alla Juventus, e conosce come trattare i giocatori. Però anche John e Lapo Elkann ci hanno aiutato in questi difficili anni».
Pare che ad Agnelli piaccia molto Fabio Capello, con cui lei non ha avuto un gran rapporto.
«Capello sta bene in Inghilterra come ct. Anche dovesse vincere il Mondiale sta bene dove sta».
Finalmente questa stagione disgraziata volge al termine.
«Questa è stata un’annata disastrata, con tanti infortuni e tanta sfortuna. Zaccheroni è una brava persona e un bravo allenatore ma quest'anno con noi c'era poco da fare».
E poi c'è stato quello schiaffo di un tifoso a Zebina.
«Molti gruppi di tifosi si sono dissociati dal gesto, è stato un episodio unico. Viviamo il malcontento dei tifosi da tempo ma neanche noi siamo soddisfatti dei nostri risultati».
Quindi cosa promette per il futuro?
«Come dicevo prima, sentiamo che c’è un malcontento generale nell’ambiente ma come tutti loro ci aspettiamo una pronta rinascita».
Chi vincerà lo scudetto?
«Il vero problema è che la Juve non è in corsa, ma credo vincerà l'Inter: la Roma nell'ultima partita è stata sfortunata ma ha fatto un passo falso che le può costare caro».
A fine stagione ci sarà il Mondiale, lei ci sarà in Sudafrica?
«Quest'anno è più difficile essere convocato, ci sono tante situazioni che Lippi deve valutare, per fortuna non sono nei suoi panni. Il blocco juventino comunque potrebbe fare bene: anche se è meglio arrivare ai tornei mondiali dopo un'annata esaltante, basta essere in forma quel mese e mezzo per fare grandi cose».


Tra Balotelli, Cassano e Miccoli chi convocherebbe in azzurro?
«Balotelli gioca e non gioca, Cassano recentemente ha avuto un piccolo problema. Miccoli invece ultimamente sta facendo bene e soprattutto con continuità».

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