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Sarà anche nervoso ma soltanto Totti salva questa Roma

Chievo in vantaggio di due gol con Bogdani e Semioli, raggiunto da una doppietta del capocannoniere

Sarà anche nervoso ma soltanto Totti salva questa Roma

nostro inviato a Verona

Il rigore sbagliato con la Reggina è già alle spalle. Francesco Totti dà un calcio alle polemiche, rispondendo alle critiche come sa: segnando gol. Due, decisivi, quelli del Bentegodi aperto agli abbonati del Chievo (ma in realtà anche a qualche infiltrato...). L’impresa gli era già riuscita quattro volte quest’anno, con la sola differenza che le due marcature di Verona sono da centravanti puro e valgono una rimonta importante. Mai infatti nell’era Spalletti la Roma era riuscita nell’impresa di recuperare uno svantaggio di due reti in trasferta, l’estro e i guizzi del capitano l’hanno riportata a galla. E il numero dieci giallorosso risponde al campanello d’allarme lanciato dai diretti concorrenti al titolo cannonieri: ora Totti è a quota 16 e con 141 reti in A consolida il suo primato di miglior bomber in attività. Quando il capitano giallorosso riesce a mantenere i nervi saldi e la giusta serenità, risulta implacabile grazie alla sua classe indiscussa. Il Chievo di Delneri (l’ex che è diventato quasi un tabù per la Roma) ha sognato il colpaccio, già sfiorato all’andata. Migliore l’approccio alla partita dei veneti, grazie alla verve degli esterni – straordinaria la prova di Semioli, al quale non dispiacerebbe affatto un futuro in giallorosso -, più in difficoltà la Roma che come le succede spesso negli ultimi tempi, concede i primi 45 minuti all’avversario. Il campo («osceno», secondo il centrocampista di casa Marcolini) non aiuta il gioco palla a terra dei giallorossi, orfani di Mancini e Taddei. Ecco che i lanci lunghi a scavalcare il centrocampo veneto si rivelano improduttivi, per la scarsa verve di Tavano ma anche per le rare incursioni di un Perrotta a corto di ossigeno. Insomma i giallorossi non riescono a prendere il pallino del match e a esercitare il loro gioco in velocità, punto di forza del gruppo di Spalletti. La squadra di Delneri trova invece con grande facilità il fondo, con un Semioli scatenato che fa impazzire il povero Cassetti, promosso titolare per lasciare a riposo lo «spremuto» Panucci. E proprio l’esterno manda prima in gol Bogdani (ottima la girata di testa che sorprende Doni), poi approfitta del bel colpo di tacco di Pellissier, brucia Cassetti sul tempo e fulmina il portiere della Roma. Due a zero, partita in salita per i giallorossi.
Fortuna che c’è Totti, abile a sfruttare l’assist di Cassetti cento secondi dopo che la Roma ha subito la seconda rete e poi molto bravo a rimanere in piedi nel contatto (ritenuto irregolare da Delneri) con D’Anna a inizio ripresa. Anche se l’azione nasce da un fallo di Chivu su Pellissier non rilevato da Bertini. Il valore aggiunto della Roma diventa a questo punto Doni, eccezionale sui tiri ravvicinati di Mandelli. «Blindato» il 2-2 ed è giusto così, evidenziando i soliti problemi della Roma con le «piccole».

A Lione, come dice Pizarro, per passare il turno bisognerà concedere molto meno agli avversari.

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