Sarà un Olimpico blindato e pieno di vip

Chi ha deciso di rimanere a casa da solo e chi, forse, di andare allo stadio. L’attesa del derby capitolino è anche per i rappresentanti politici locali più importanti. Gianni Alemanno, sindaco di Roma, aspetterà fino all’ultimo «prima di decidere se recarsi allo stadio o meno» mentre Nicola Zingaretti, presidente della Provincia, guarderà la partita tifando Roma dal divano di casa sua come ha sempre fatto dall’inizio del campionato anche se spera che «la Lazio possa salvarsi». Il neo presidente della Regione, Renata Polverini ha dichiarato: «Che vada o meno allo stadio domenica, seguirò la partita sicuramente», ma non si è sbilanciata sulla squadra a cui va il suo tifo: «Roma o Lazio? Tifo per lo sport».
PRESENZE VIP - La tribuna d’onore sarà comunque gremita da personaggi famosi: dal ct della nazionale Marcello Lippi all’ambasciatore degli Stati Uniti David H. Thorne, passando per tanti volti noti della politica e del mondo dell’informazione. Ci saranno tra gli altri il portavoce della presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, il sottosegretario con delega allo Sport Rocco Crimi, il presidente del gruppo Pdl al Senato e tifoso romanista Maurizio Gasparri, il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto, l’ex ministro e ex sindaco di Roma, nonchè tifoso laziale, Francesco Rutelli, Sergio D’Antoni, deputato Pd e vicepresidente della commissione Finanze e il deputato del Pdl, ex Udc, Mario Baccini.
Presenza al completo per le istituzioni dello sport italiano con il presidente del Coni, Gianni Petrucci, il numero 1 della Federcalcio Giancarlo Abete e il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta. A vedere il derby di Roma dal vivo anche il direttore generale della Rai Mauro Masi, il direttore del Tg5 Clemente Mimum, altro noto tifoso biancoceleste, il presidente della Consob Lamberto Cardia e quello dell’Antitrust, Antonio Catricalà.
PIANO SICUREZZA - Cancelli dello stadio aperti dalle 15.30 (tre ore prima del fischio d’inizio), filtraggio «rigorosissimo» dei tifosi ai tornelli, Olimpico diviso in tre aree di sicurezza, ispezioni e bonifiche già da stamattina, due elicotteri che sorvoleranno la zona «derby» fino a quando l’ultimo tifoso non avrà abbandonato l’area e dall’altro trasmetteranno le immagini alla base, un migliaio di agenti a «vegliare» sull’ordine pubblico, unità cinofile che individui la presenza di eventuali esplosivi. È un’ordinanza studiata nei minimi particolari quella che la questura di Roma ha predisposto per la stracittadina.
QUI FORMELLO - Una botta alla mano che non gli farà disertare il derby. Il capitano della Lazio Tommaso Rocchi si è sottoposto ieri alla clinica Paideia ad alcuni esami di controllo, ma nel pomeriggio si è comunque allenato con il gruppo. «Ho il veleno», aveva detto ai tifosi prima dell’amichevole con La Sabina, contro la quale ha siglato due reti con l’arto fasciato. Ieri in campo anche Radu, che nell’allenamento di rifinitura svolgerà il provino decisivo: c’è ottimismo sul suo impiego contro la Roma. Match nel quale Reja si affiderà quasi sicuramente al 3-5-2. Da ieri tutti in ritiro anticipato nel quartier generale biancoceleste.
QUI TRIGORIA - All’appello mancava solo Daniele De Rossi, fermo per un piccolo attacco di allergia e quindi non in dubbio per il derby.

Ranieri ha iniziato l’allenamento con un colloquio con i giocatori, poi durante la seduta ha provato ancora una volta il trio Menez, Vucinic e Toni, anche se l’ipotesi tridente resta ancora incerta. Molti sostenitori presenti indossano una maglia con l’immagine del tecnico giallorosso vestito da centurione romano e la citazione dal film "Il Gladiatore" che recita: «Al mio segnale scatenate l’inferno».