Prendono chili e mentre le forme si arrotondano, dentro di loro comincia a crescere anche unansia incontrollabile. «Sarà sano il mio bambino?». Marito e moglie, madre e figlia, amiche tra di loro, e future mamme a caccia di rassicurazioni, perfino sul web. Impossibile aspettare nove mesi, almeno per le donne lombarde. La prova nei numeri: nella nostra regione si eseguono metà delle villocentesi e un terzo delle amniocentesi nazionali. Su 90mila parti lanno, 40mila donne scelgono indagini prenatali invasive quando sarebbero al massimo la metà quelle a cui sono indicate perché potenzialmente a rischio.
«Le coppie ricorrono a questi esami per mettersi tranquille - spiega Faustina Lalatta, responsabile dellUnità di genetica medica alla Mangiagalli - e visto che al giorno doggi nessuno vuole restare con il dubbio, le richiedono tutte le donne, anche quelle che non ne avrebbero particolare motivo». I parametri li ha stabiliti un decreto del 1998 dellallora ministro Rosy Bindi: il Servizio sanitario nazionale le offre gratuitamente solo alle future mamme che hanno superato i 35 anni, alle coppie che hanno già avuto un bambino con unanomalia, a chi è a rischio di malattie genetiche e quando lecografia patologica evidenzia delle anomalie. Alle altre coppie, non rimane che rivolgersi a studi privati e pagare.
Basta fare qualche telefonata per rendersi conto dei prezzi: si va dai 1200 euro per una villocentesi tradizionale ai 1500 per una completa. E se rimanesse ancora qualche dubbio? «Aggiungendo 200 euro effettuiamo anche il test per escludere la fibrosi cistica, a cui si può sommare quello per la sordità congenita e altre diagnosi», spiega gentilmente la segretaria di una nota clinica milanese. In tutto, duemila euro circa per il pacchetto del bimbo sano. «Che se malato - continua Lalatta - a quel punto sano non può certo diventare». Vuole sottolineare un aspetto importante la genetista: «Molti genitori dimenticano che le indagini prenatali sono meri accertamenti, non possono cambiare una situazione di fatto». I rischi sono bassi, lo dicono i numeri: «Solo tre bimbi ogni 100 nascono con problemi, nel 97 per cento dei casi il parto porta alla luce piccoli sani». E quando accade il contrario? «Chi scopre problemi attraverso lindagine prenatale, nel 99 per cento dei casi abortisce», risponde mesta la dottoressa.
«Sarà sano mio figlio?» Una mamma su due fa test prenatali invasivi
In Lombardia si eseguono metà delle villocentesi e amniocentesi nazionali. Ma spesso non servono
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