«Saras è nel mirino di Gazprom». Così, ieri mattina, Piazza Affari ha interpretato le parole di Igor Barsukov, capo dellunità per lo sviluppo raffineria e petrolchimico del colosso russo, che dopo aver spiegato che Gazprom sta considerando «lacquisto di 4-5 raffinerie in Europa» aveva sottolineato che la società della famiglia Moratti «è nella lista». Tanto è bastato per far scattare una corsa ai titoli, con le quotazioni in ascesa di oltre il 10% prima di incappare in una sospensione per eccesso di rialzo. Anche perché, in prima battuta, Saras aveva opposto alla notizia il più classico dei «no comment».
Salvo poi, dopo qualche ora e dietro sollecitazione della Consob, precisare che con Gazprom esistono «esclusivamente contatti preliminari per la valutazione di forme di collaborazione industriale». La società ha inoltre aggiunto di non aver ricevuto dai russi comunicazioni aventi ad oggetto quanto attribuito a Barsukov. In serata, anche Gazprom ha smentito che siano in corso trattative con Saras per acquisire gli asset del gruppo italiano. Il negoziato cè, ma riguarda solo le forniture di petrolio alla raffineria sarda.
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