«Sarebbe meglio portare qui nuovi manager»

Credo che il dibattito debba restare sempre su temi generali e meno su temi particolari come quello che ha portato il lettore milanese Roberto Ghisi a «tirare le orecchie» al rivierasco che non si ricorda del passato quando «quelli del posto» cedettero le loro «fasce» o i loro terreni alle imprese costruttrici e si ritrovarono proprietari di tre-quattro appartamenti a condominio costruito.
Quindi cominciamo a dare le colpe ai locali sia di ieri sia di oggi a cominciare dalle agenzie immobiliari visto che in molte cittadine ci sono più agenzie immobiliari che bar o forni e poi diamo le colpe, per quanto di loro competenza, ai foresti che magari sono spesso condomini che non ne vogliono sapere di spese straordinarie necessarie per coloro che ci vivono tutto l'anno!
Concordo con il lettore Roberto Ghisi che ormai i «milanesi» sono una minoranza rispetto alla maggioranza che erano negli anni '50-'60 soprattutto perché i nipoti preferiscono la Sardegna/Corsica/Grecia al solito Rapallo dei nonni e così c'è stato un ricambio sia di provenienza sia sociale del turismo e dei nuovi proprietari delle seconde case, quelle dei condomini non certo quella delle ville di fine '800!
Tutto ciò premesso credo che la proposta dell'onorevole Sandro Biasotti debba essere valutata in senso lato e cioè in un rapporto di più stretti legami in primis con la Lombardia e poi con le altre Regioni del Nord Ovest in quanto solo agganciando la nostra regione a quelle del Nord ci potrà essere un'uscita dall'isolamento sia economico ma soprattutto di «teste pensanti» che in trent'anni ha portato la Liguria ad una forma di «economia curtense» chiusa e ripiegata su se stessa e dove non c'è ricambio imprenditoriale, manageriale, nelle Università.


Oltre ai pensionati occorre portare a Genova quel «middle management» foresto che può dare un contributo di idee e comunque è illusorio pensare che basti cambiare il «top management» lasciando il resto invariato perché un top management da solo non riesce a vincere la «vischiosità» del sistema ligure e genovese in particolare ancorato ad un mondo che non esiste più se non in certe forme di consociativismo aziendale-sindacale che ha fatto comodo a tutti per decenni.
Ci vogliono poi ricambi per realtà come la Camera di Commercio, Associazioni di categoria spesso solo autoreferenziali per il mantenimento delle poltrone.

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