Sarkozy investe 500 milioni per le periferie

da Parigi

Almeno 500 milioni di euro per sviluppare i trasporti nelle banlieue, le perferie a rischio, quelle dove erano scoppiate le violenze del 2005. Circa 4.000 nuovi poliziotti in servizio nei prossimi tre anni e 100.000 posti di lavoro per i giovani dei quartieri difficili. Queste le misure dell’atteso «plan banlieue» presentato ieri dal presidente francese Nicolas Sarkozy che ha dichiarato guerra «ai trafficanti», promettendo di «mettere fine alla legge delle bande» che «avvelena la vita delle periferie». Sarkozy, tornato così sul tema della sicurezza che fu uno dei suoi cavalli di battaglia quando era ministro dell’interno. ha promesso anche di «reinventare le città» per cancellare i ghetti, e di creare in tutta la Francia delle «scuole della seconda opportunità» per quanti escono da un fallimento scolastico e intendono riprendere gli studi.
Al progetto ha lavorato il segretario di stato per le politiche urbane, Fadela Amara, di origini maghrebine, lei stessa vissuta in periferia, uno degli esempi della diversità che Sarkozy ha voluto nel proprio governo. A lei il presidente ha assicurato oggi tutto il suo «appoggio». A gennaio la Amara aveva parlato di un budget complessivo di un miliardo di euro.

Sarkozy non ha fatto invece cifre totali, ma ha parlato di 500 milioni di euro per i trasporti pubblici che serviranno per «togliere dall’isolamento» le banlieue delle grandi città, in particolare della capitale. Per incentivare il lavoro nelle banlieue il presidente ha annunciato la creazione di un «contratto di autonomia» per i giovani disoccupati e promesso la creazione di 20.000 nuove imprese.

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