Sarkozy dal Papa: colloqui su Europa e Medio Oriente

Il colloquio privato tra il capo di Stato francese e il pontefice è durato 25 minuti. Sarkozy: "Mi sento della famiglia cattolica"

Sarkozy dal Papa: colloqui  
su Europa e Medio Oriente

Città del Vaticano - "Particolare attenzione" alla situazione internazionale, "futuro dell’Europa" e "conflitti in Medio oriente", "problemi sociali e politici di alcuni Paesi africani e il dramma degli ostaggi" sono stati al centro dei colloqui del presidente francese Nicolas Sarkozy con il Papa e il segretario di Stato Tarcisio Bertone. Il colloquio privato tra il Papa e il presidente francese è durato 25 minuti. Al termine della visita Sarkozy ha fatto visita alla tomba di Giovanni Paolo II.

Dopo l’udienza con il Papa, conferma il comunicato, Sarkozy ha incontrato il segretario di Stato Tarcisio Bertone e il "ministro degli Esteri" vaticano Dominique Mamberti. "I colloqui - riferisce la nota - hanno permesso di passare in rassegna alcuni temi di comune interesse riguardanti l’attuale situazione del Paese, evocando i buoni rapporti esistenti tra la Chiesa cattolica e la Repubblica francese, nonchè il ruolo delle religioni, in specie della Chiesa cattolica, nel mondo". "Particolare attenzione - prosegue il comunicato - è stata dedicata alla situazione internazionale, con riferimento al futuro dell’Europa, ai conflitti in Medio oriente, i problemi sociali e politici di alcuni Paesi africani e il dramma degli ostaggi". "Al termine delle conversazioni", conclude il comunicato, c’è stato lo scambio degli auguri di Natale.

Sarkozy: "Mi sento della famiglia cattolica" Dopo l’incontro col Papa, il presidente francese ha pranzato nel centralissimo ristorante romano "Al Bolognese" per una breve pausa nel suo tour de force diplomatico: "Vedere Benedetto XVI - ha detto ai giornalisti - è stato molto importante per me, abbiamo parlato della situazione internazionale e della vocazione del pontefice come portatore di pace e riconciliazione. La questione spirituale del senso della vita mi interessa molto - ha sottolineato l’inquilino dell’Eliseo - Amo parlare di queste cose con uomini di grande fede, di qualsiasi religione. Io mi sento della famiglia cattolica" ha proseguito. Sarkozy ha poi spiegato di aver accettato il titolo di canonico onorario del Laterano perché vuole "interpretare la modernità della Francia attraverso la tradizione, e questa del canonicato è una tradizione antica e forte".

Sarkozy si è concesso alla folla di cameraman, turisti e curiosi, stringendo le mani delle persone che lo acclamavano oltre le transenne della sicurezza: "Amo l’Italia - ha dichiarato - l’ho sempre amata. L’Italia è un paese amico e simpatico".

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