Sarkozy verso il rimpasto di governo

L’ultima tappa del percorso verso il rimpasto di governo in Francia è iniziata ieri mattina, quando il primo ministro François Fillon è entrato con grande discrezione all’Eliseo per incontrare Nicolas Sarkozy. Smaltite le fatiche del G20 di Seul, il presidente francese aveva fatto presente ai collaboratori più stretti, secondo quanto hanno riferito ai media membri del suo partito, la sua intenzione di trascorrere il fine settimana a lavorare sulla formazione del nuovo esecutivo, per poter annunciare la nuova lista di ministri e sottosegretari domani.
Alcuni addii sono già annunciati, in testa quello del ministro degli Esteri Bernard Kouchner, uomo simbolo dell’apertura a sinistra di Sarkozy, i cui rapporti con il capo dello Stato e i suoi invadenti consiglieri diplomatici sono da tempo logorati.
Sulla lista dei ministri in uscita, secondo le indiscrezioni, anche il ministro della Sanità Roselyne Bachelot, che avrebbe perso molti consensi con la maldestra gestione dell’epidemia di influenza A/H1N1, e il ministro del Lavoro Eric Woerth, bersaglio dell’ira popolare per la controversa riforma delle pensioni e rimasto invischiato in estate nello scandalo politico-finanziario che ruota intorno al patrimonio dell’ereditiera L’Oreal, Liliane Bettencourt.
Resta al contrario tutta da definire la partita per il posto di primo ministro. Dopo mesi di alti e bassi nei rapporti con Sarkozy, che avevano portato molti a darlo per uscente, l’attuale premier Fillon sembra aver riguadagnato punti nella corsa alla riconferma. Ma la sua poltrona potrebbe andare all’attuale ministro dell’Ambiente, Jean-Louis Borloo, capofila dei centristi, il cui consenso è fondamentale per l’Ump in vista delle elezioni presidenziali del 2012.


Si è invece autoesclusa dalla corsa al premierato Christine Lagarde, che ha più volte detto alla stampa di «stare bene dove sta», facendo capire di non voler lasciare il timone dell’Economia in un momento delicato come la presidenza annuale del G8 e G20. Soprattutto perché il suo successore designato sarebbe l’attuale ministro del Bilancio Francois Baroin, con cui la signora avrebbe da tempo rapporti burrascosi. Lagarde potrebbe andare agli Esteri.

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