Da Sarli un cigno bianco (presidenziale) per aprire le sfilate di Alta Roma

Settecento piccole calle di organza; centodieci metri di tessuto scolpito; due mesi di lavoro. Sono i numeri del «Cigno Bianco», l’abito dotato di lunga coda bianca con cui Fausto Sarli chiuderà la sua sfilata in programma sabato al complesso di Santo Spirito in Sassia come evento d’apertura di Alta Roma Alta Moda. Ieri il couturier napoletano ma ormai romano di adozione ha presentato la sua nuova collezione nell’atelier di via Gregoriana. Con accanto il collaboratore Alberto Terranova, Sarli ha annunciato che la sfilata sarà dedicata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che la stella saràla top model russa Vlada Roslyakova, al suo «debutto» romano. Sarà lei a indossare il «Cigno Bianco», esaltandolo con il suo incarnato di porcellana, con i grandi occhi e con la sua altezza statuaria (1,82). «È la prima volta che il maestro fa una dedica a un politico», nota Terranova, che poi spiega la strana dedica all’inquilino del Colle: «Il cigno è sinonimo di eleganza, purezza, stile tutte qualità che noi vediamo incarnate in Napolitano, uomo di stile, aplomb, eleganza, rigore e coerenza. È così che lo vediamo come persona senza entrare nella politica. Vogliamo che la moda torni a questi valori, eleganza e stile esclusivo».
Nel «Cigno Bianco», opera del 1985 rivisitato per l’occasione, il corpetto impreziosito di cristalli lascia «esplodere» un’estrosa ma raffinata gonna a petalo con strascico, rivestita all’interno da piccole e raffinate calle rigirate d’organza a effetto origami: «Un abito che sintetizza ricercatezza estetica e manualità sartoriale in piena tradizione d’alta moda», dice Terranova. L’abito-scultura ha convinto la più importante famiglia del Qatar, che ha già ordinato il «Cigno bianco» solo sul disegno, con l’avvertenza però di rivestire di calle d’organza anche il verso esterno della gonna, con il risultato di dover cucire 1400 fiorellini per oltre 220 metri di stoffa.
Nella sfilata di sabato andranno in passerella 37 abiti nei quali le linee costruite, tipiche degli anni Ottanta di Sarli, appaiono «ammorbidite e movimentate dall’organza - avverte Terranova - dove gli abiti scultori ricevono l’effetto di fluidità che esalta la femminilità. La geometria è ricercata ma allo stesso tempo animata da magie sartoriali, di voli leggeri di gonne dalle forme sinuose». «Attingiamo al passato all’insegna della coerenza - sottolinea Terranova - l’eleganza è fatta di ricercatezza e raffinatezza senza scadere nello scandalo sterile. Stupire sì ma in modo raffinato».
Se all’ultima edizione estiva di Alta Roma Sarli aveva lanciato la provocazione di tornare a sfilare in atelier, rimane invece confermata la performance a Santo Spirito. Commenta Terranova: «Con Alta Roma parliamo, abbiamo visto che si sono impegnati e gli abbiamo dato la nostra fiducia. Speriamo che non venga tradita. Noi continuiamo a presentare a Roma perché crediamo nella città. Per noi Roma è importante, speriamo che torni ad essere la grande che era un tempo». Al nuovo Cda di Alta Roma prossimo al cambiamento, Sarli chiede «di essere più coinvolti nelle decisioni. Vogliamo che ci rendano partecipi per un progetto unico che abbia un risultato interessante». Sarli ha vestito Violante Placido in Moana, Nancy Brilli, Lorella Cuccarini, Carol Alt, Monica Bellucci.

E poi è stata indossata sulle passerelle da Carla Bruni, Valeria Mazza, Maria Carla Boscono. La maison sta pensando di aprire la sfilata di sabato con una clip di omaggio alle grandi «uscite» della miason. Anche se poi Sarli stesso svela che è Charlize Theron la sua donna ideale. Hai visto mai?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica