Sono state il fil rouge prima e durante il restyling. E non è bastato trasformare via Sarpi in unisola pedonale con siepi, nuova illuminazione, pavimentazione di pregio, pista ciclabile e spazi per i dehors a chiudere le polemiche. La frattura tra milanesi (doc) e cinesi resta più aperta che mai, lo dimostrano le critiche sollevate dellassociazione Vivisarpi ieri a poche ore dal taglio del nastro con il sindaco. Quando è arrivata intorno alle 18 Letizia Moratti, insieme agli applausi si è presa anche qualche fischio. Ma cera da aspettarselo, visto che ha iniziato la passeggiata proprio davanti al gazebo elettorale del Pd. Una festa blindata, con decine di poliziotti e carabinieri, ma senza disordini.
In mattinata in una lettera aperta al sindaco il comitato dei residenti ha scritto che linvito al console cinese alla festa per linaugurazione dellarea «suona come un affronto a chi in tutti questi anni ha lottato perchè il quartiere non si trasformasse in quel mercato allingrosso a cielo aperto che, nonostante la via appena rifatta, costituisce la realtà odierna». Il capogruppo del Pdl Giulio Gallera ha fatto presente invece che proprio la presenza dellesponente cinese testimonia «quanto Milano sia un vero modello di città multiculturale, che autenticamente vive e promuove lintegrazione». La comunità «vuole collaborare con lamministrazione per risolvere ii problemi e rilanciare una zona nevralgica come via Sarpi. Non è con atteggiamenti intolleranti e di chiusura a priori che si risolvono i problemi. Non tutto è ancora risolto, ma la riqualificazione urbanistica è un esempio evidente della bontà della nostra linea politica».
Il sindaco ha raccolto linvito di Vivisarpi ad un confronto prima della fine del mandato sui problemi del quartiere. Anche ieri è entrata con il vicesindaco Riccardo De Corato in diversi locali e ha ascoltato le richieste dei residenti, «Sarpi + il primo passo, interverremo anche nelle vie parallele» ha garantito in caso di rielezione.
Il restyling del quartiere era iniziato nel febbraio 2010 ed è costato alla amministrazione circa 5,5 milioni di euro. Via Sarpi è diventata unarea pedonale suddivisa in tre sottoambiti, con ingresso consentito agli autorizzati (compresi i taxi) e gli accessi sorvegliati da cinque telecamere. Il piano stradale oggi è ad unico livello, senza marciapiedi, rivestito con lastre in beola e fiancheggiato su entrambi i lati della strada da 650 metri quadri di aiuole verdi. Allimbocco su via Canonica, in via Albertini, e nel tratto fra via di Cambio e via Niccolini sono stati piantati trentasei lecci ad alto fusto.
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