Ai Giardini della Filarmonica arriva Lina Sastri. Lattrice offre al pubblico dei «Solisti del teatro» il suo monologo dal titolo «La casa di Ninetta». Si tratta di un racconto scritto dalla stessa Sastri, qui alla sua prima prova di scrittura, oltre che di interprete. Un flusso di coscienza. Si tratta di un racconto, in parte di ispirazione autobiografica, in parte letteraria, dedicato alla madre, una sorte di saga familiare che, prendendo spunto dalla vita reale degli ultimi anni di vita di «Ninetta» appunto, si allarga e spazia nel quotidiano di un vicolo napoletano, toccando i rapporti madre-figlia, uomo-donna, famiglia-vita. Il racconto è una sorta di estratto del debutto letterario della stessa attrice intitolato proprio «La casa di Ninetta», appena uscito in libreria per i tipi della Marsilio. «Tutto parte dal ricordo di mia madre - racconta lattrice - e dai suoi ultimi anni, crocifissa da una malattia che non perdona, che umilia il corpo e la mente, come lalzheimer». Dentro il monologo, però, entra prepotentemente anche unaltra protagonista: Napoli («città sorprendente, bellissima e spietata»).
«Un racconto senza lacrime - commenta la Sastri - che parla di lacrime ma anche di risate improvvise e capricciose, come quelle dei bambini, e, mai saprò, come e perché è nato». La regia è affidata a Emanuela Giordano. Inizio spettacolo: ore 21.30.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.