È diventata una moda che dalla Spagna, Regno Unito, Belgio e Olanda è approdata anche in Italia. Le palestre al femminile sono sempre più numerose.
Le donne accusate dessere poco propense allaggregazione dimostrano di saper fare gruppo lavorando bene insieme e offrendo alla «categoria» un servizio su misura. A Bergamo, città tradizionalista, il Club Area Donna è un esempio di palestra in rosa di successo. Oltre seicento le iscritte a un anno dallapertura ricorda Betty Gamba titolare del Centro -. Dedicarsi al fisico è diventato nel tempo unesigenza sociale. Oltre il 50 per cento delle signore frequenta una palestra e soltanto il 20 per cento rifiuta di praticare qualsiasi attività sportiva.
La sottoscritta rientra in questultima percentuale di sfaticate pantofolaie, quelle che si irrigidiscono se non trovano parcheggio fuori dal negozio e rischiano una crisi di nervi se lascensore è guasto. Nella palestra vietata agli uomini si incontra uno spaccato di universo in rosa, impiegate, insegnanti, professioniste, casalinghe, pensionate unite da un solo obiettivo: perdere peso. Ci si divide in squadre, si sommano i chili di ciascun componente e trascorsi un paio di mesi si valuta quale gruppo ha smaltito più ciccia. La furba che si è abbuffata lasciando lonere della dieta alle compagne resterà impunita. Si comincia dalla bilancia e poi magari si scoprono interessi comuni.
Chi frequenta questa palestra, in pieno centro a Bergamo, sono donne di diversa età, che vivono e lavorano nel capoluogo, di ceto medio alto. Di prima mattina sono principalmente nonne e pensionate a mettersi la tuta e le scarpe ginniche per cimentarsi in esercizi fisici alla loro portata. Dalla sala pesi ai corsi su misura, pilates e larea a me più congeniale quella wellness, del benessere che non richiede alcun sforzo fisico e il sudore è provocato unicamente dalla sauna. Osservare signore concentrate in ritmati movimenti, visibilmente provate dalla tensione di ogni singola parte del proprio corpo durante un esercizio provoca un effetto placebo. Mi sono sentita immediatamente più tonica e sopraffatta da un senso di colpa per aver fatto colazione con cappuccio e cornetto alla crema. La palestra è anche unespressione della libertà che non in tutti Paesi può essere esercitata come in Arabia Saudita dove sono stati chiusi i centri fitness al femminile.
Secondo il governo sono «luoghi senza pudore». Di riflesso nel paese arabo lobesità cresce in maniera esponenziale. In Italia il 21 per cento delle donne ha problemi di peso. E la questione non ha una valenza soltanto estetica. I centri unisex non soddisfano le esigenze specifiche delle signore che chiedono di poter essere seguite in maniera mirata, godere di spazi dedicati e di un nido per i propri bimbi. Area donna, club gestito interamente da personale in rosa, offre anche un servizio di nursery per bambini dai tre mesi ai tre anni. La palestra nel tempo è diventata la piazza, il luogo di ritrovo, lo spazio della coccola. Cabine massaggio, parrucchiera a disposizione, servizio «no bag» (lasci il borsone con i capi usati e te li ritrovi lavati e stirati). Alla ginnastica del fisico si unisce quella della mente e quella più comune e praticata dalle donne, la mandibolare: e via alla chiacchiera. Ma possibile che in un centro fitness al femminile non manchi la complice presenza di un uomo muscoloso in canottiera? Tutte le signore incontrate concordano.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.