Savoir-faire e primati. Una linea sempre più al top

La personalità dello Speedtimer, oltre che nel cronografo, è proposta in varianti solotempo

Savoir-faire e primati. Una linea sempre più al top
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Nei primi mesi del 1969, Seiko lanciò il calibro 6139 all'interno del modello Speedtimer, il cui smistamento crono via ruota a colonne era accompagnato dall'innovativo, per l'epoca, innesto verticale: fu, probabilmente, il primo movimento cronografico automatico della storia. La linea Speedtimer, emblema del know-how tecnico della casa nipponica relativamente alla cronografia da polso, è stata rilanciata nel 2021, nell'ambito della famiglia Prospex, integrandola, lo scorso anno, con due inedite creazioni, una delle quali in omaggio al centenario del primo segnatempo recante, sul quadrante, il nome Seiko (1924), ispirate da un modello del 1972.

Sono state sviluppate su di una massiccia cassa in acciaio da 42 mm (14,6 mm di spessore), con pulsanti a pompa, vetro zaffiro antiriflesso e fondello a vite, per un'impermeabilità fino a 100 metri. I quadranti in stile panda (quello con fondo grigio/blu e contatori argenté, serie limitata a 1.000 esemplari) e la sfera dei secondi crono con punta arancione, sono fedelmente ripresi dalle suindicate versioni dei primi anni '70. Il calibro automatico di manifattura 8R48, evidentemente, con ruota a colonne e frizione verticale, garantisce un'autonomia di 45 ore; la scala tachimetrica è posta sul rehaut, mentre le sfere e gli indici applicati, sono rivestiti di Lumibrite. Nel 2025, la forte identità del Prospex Speedtimer è stata arricchita con tre varianti, una cronografica e due solotempo. La prima esplicita dei cambiamenti rispetto alle suddette referenze del 2024, seppur in un contesto tecnico-strutturale similare da 42 mm, in quanto la scala tachimetrica, adattata sul rehaut nelle versioni 2024 e regolata su 500 km/h, ora è incisa direttamente, a contrasto, sulla lunetta brunita, tarata su 240 km/h, conferendo al cronografo un impatto più tradizionale. Il quadrante nero, poi, presenta contatori ton sur ton (piccoli secondi al 3, ore crono al 6 e minuti crono al 9), con scala dei secondi crono/minuteria e indici/lancette che riprendono lo stesso schema/luminescenza dei modelli 2024. Riguardo ai due solotempo, i Prospex Speedtimer Mechanical, in acciaio da 39,5 mm e 12 mm di spessore, con bracciale, confermano un design aggressivo e sportiveggiante (l'impermeabilità raggiunge i 200 metri). Infatti, sul reahut girevole con scala sessagesimale serigrafata (in contrasto con le due versioni di quadrante spazzolate verticalmente, argenté e grigio scuro), la cui rotazione è gestita mediante la corona al 4, è possibile posizionare il riferimento a freccia luminescente per l'avvio del conto alla rovescia. Non cambia l'estetica d'indici e lancette, mentre il calibro di manifattura 6R55, assicura 72 ore di autonomia. Osserva Filippo Nembrini, Managing Director di Seiko Italia: "Lo Speedtimer è uno degli orologi che meglio esprime il savoir-faire e l'artigianalità di Seiko e il fatto di averlo inserito nella grande famiglia Prospex evidenzia l'intento d'integrare il suo concept sportivo, in cui al connotato subacqueo certificato si unisce il ruolo storico-tecnico da protagonista della Casa giapponese in termini di cronometria e precisione.

Vorrei, poi, sottolineare come Seiko continui a credere profondamente nel cronografo, al contrario di una tendenza che sembra allontanarlo oggi dal grande pubblico, conferendogli rinnovata qualità e credibilità a prezzi decisamente competitivi".

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