Il colore della mimosa è giallo (8 marzo), il colore di Biasotti è arancione, il colore delle donne care a Berlusconi (e a Biasotti) è invece azzurro. Si pensava che, nel convegno tanto atteso di sabato scorso, linno ufficiale fosse appunto «Azzurro» di Celentano. Invece no: linno è stato «Siamo le donne più interessanti di Genova». La vostra Novella Eva, aveva lo scorso anno, tentato un sondaggio sul tema: «Sono più eleganti le donne di destra o di sinistra?». Risultato: le donne di sinistra risultavano più eleganti, quelle di destra più interessanti. È cambiato qualcosa? A seguire il convegno di «Azzurro donna» è sembrato che vi sia, in questa metà del cielo, un rilancio della eleganza, ma soprattutto dellaggressività. Dallaltra parte ci sono donne niente male: Marta Vincenzi, Roberta Pinotti, Renata Briano, Marylin Fusco, che insomma... Stupore e ammirazione hanno sollevato Gabriella Mondello, Franca Brignola e Renata Oliveri: uscite dal coiffeur con «tagli» straordinariamente moderni e spigliati. Un vero rinnovamento. La Mondello pronta, fra laltro, a promuovere simpaticamente come sempre la lettura del nostro Giornale, Renata Oliveri accompagnata dallinseparabile Monica Magnani in attesa di un «vero incarico politico» dopo aver atteso in «zona», per usare un termine sportivo (e lei «sportivamente» ha sempre accettato ogni decisione di vertice). La freschezza tutta giovane di Chiara Soldati è esplosa forte nel convegno: lei, imprenditrice di ventanni o poco più, che ama la terra, i campi, la vigna. In «vino veritas» sembra essere il suo motto. Lei ha alzato il tono delleleganza del gruppo, frizzante come un vinello doc delle sue terre. Ma anche lo «stile» di Lilli Lauro era inconfondibile: vera «signora» genovese, raffinata, ma definita una «tigre» per lattacco immediato contro chi la contraddice. Biasotti la considera la «regina» della sua foresta elettorale e la protegge come un leone della foresta.
In prima fila Nicoletta Viziano (dei Viziano), ascesa alla poltrona di presidente dei giovani industriali (unaltra donna che ha rotto legemonia delluomo), voluta dal giovane Calvini, una che sa mettere bene mattone su mattone e costruire sempre qualcosa di solido. È riapparsa anche Donatella Mascia, ex presidente dellOrdine degli Ingegneri. Dallalleanza con Fini a quella con Berlusconi: «Questo o quello per me pari sono...». Ammirata Giuliana Valle Pierottet; la signora Schiappori, del casato di Antonio Tajani; la torrida Alba Viani; agitatissima come sempre Rosanna De Luca (fu anni fa la più sensuale «baby pensionate» dItalia) oggi una delle più arroventate e vibranti collaboratrici del pacato Ottonello e del colorato Gadolla. Se la Lilli Lauro è una «tigre», lei, Rosanna, è una «pantera» azzurra. Fra tanta eleganza, qualche look molto borghese e qualche tailleur firmato, ecco lei la «guerrigliera» del Centro Storico, Rita Paglia con la sua carica di entusiasmo. Ha vissuto nei carruggi, accanto alle situazioni più drammatiche, ha visto la città cambiare, soffrire, essere violentata da tanti problemi: ha sempre cercato di capire e di combattere. Anche al convegno ha parlato da «donna di Sottoripa»: un rock duro il suo fra tanti giri di valzer. Naturalmente non sono mancate le premiazioni come avviene in tutte le manifestazioni che contano: persino il nostro Lussana si è trovato (ma guarda un po!) a premiare la Franca Brignola. («Poteva scriverle un biglietto» ha detto un bello spirito). E alla ribalta anche Orietta Ciurlo, Velia Galati Tessiore (quanti anni di sacrifici accanto alla Croce Rossa italiana), Mara Vietz anima del nostro dialetto. E commovente il ricordo di Francesca Montalto, con una targa alla amatissima figlia e alla mamma. Il più gongolante, ancorché uomo, Ferruccio Repetti ha condotto col piglio da vecchio latin lover: «Beato fra le donne» ha detto.
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