da Catania
Immigrati che partono, immigrati che arrivano. È Lampedusa la porta del Mediterraneo al centro delle tratte di clandestini. Ieri circa mille tra uomini, donne e bambini sono arrivati sullisola a bordo di sette carrette. Intanto a Malta uno di questi viaggi è finito in tragedia: due donne, di cui una di 20 anni, incinta, sono morte in seguito al naufragio di una barchetta con a bordo 28 clandestini, mentre una terza è in coma ricoverata allospedale della Valletta.
È salito così a 1500 il numero delle persone che affollano il centro di prima accoglienza, ormai al collasso. Quattrocento immigrati sono stati fatti partire dallisola delle Pelagie per alleggerire laffollamento nel centro che ospita gli immigrati. Sbotta il sindaco, Bernardino De Rubeis: «Lampedusa è in ginocchio: è ora di dire basta e trovare delle soluzioni che non riguardino esclusivamente il fenomeno dellimmigrazione clandestina, ma anche quelle che sono le esigenze degli isolani». Nel pomeriggio le rassicurazioni che gli sbarchi saranno impediti arriva dal ministro dellInterno Roberto Maroni invitato a fare una visita nellisola dal sindaco De Rubeis: «Gli sbarchi - ha spiegato Maroni - saranno risolti quasi al 100% quando entrerà in vigore laccordo con la Libia che prevede il pattugliamento congiunto delle acque libiche». De Rubeis aggiunge: «Se si ha lintenzione di trasformare Lampedusa in una sorta di Asinara di una volta, sono sulla strada giusta. La spesa di 300 milioni di euro per costruire nuovi centri, capaci di contenere complessivamente lo stesso numero di immigrati che in questo momento si trovano solo a Lampedusa, è inutile». Il sindaco ha anche spiegato che ci sono contraccolpi causati dallemergenza clandestini: «Stiamo registrando un calo del 30% nelle presenze turistiche, anche a causa dei tagli alle tratte sociali che la Regione ci vuole togliere, lasciando un solo collegamento aereo al giorno per Palermo.
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