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Scaduta l’ora di Beretta Al suo posto un triumvirato

Forse un giorno bisognerà benedire questo maledetto sciopero. Capiterà di sicuro qualora lo sviluppo preparato nelle ultime ore tra Milano (sede della Lega di serie A), Vicenza (sede del sindacato calciatori) e Roma (fronte Coni), dovesse realizzarsi. L’appuntamento decisivo è per giovedì 1 settembre, data fissata per l’assemblea dei presidenti di serie A chiamati a decidere sul «dopo sciopero» e sulle spinose questioni di contratto collettivo e contributo di solidarietà. Al centro del mirino, da venerdì scorso, si è ritrovato Maurizio Beretta, presidente dimissionario della Lega, attualmente già al lavoro per Unicredit, azionista di discutibile minoranza (possiede il 40% del pacchetto) della Roma. Cellino, presidente del Cagliari e consigliere federale, lo ha frontalmente attaccato, altri ne hanno aspramente comportato il comportamento, con Galliani i rapporti sono tesi dal giorno del famoso ribaltone in materia di diritti televisivi, De Laurentiis e Zamparini hanno provato a «scavalcarlo» coltivando un rapporto diretto con Tommasi, presidente dell’Aic. Al presidente della Lega dimissionario in particolare viene rimproverato di aver interrotto le comunicazioni telefoniche, negandosi anche ad alcuni presidenti di club nelle ore decisive.
Giovedì il giorno utile per trasformare le dimissioni presentate a suo tempo da Beretta in un pronunciamento assembleare, tipo voto di sfiducia, per eliminarlo di fatto dalla scena del negoziato. Non solo. Ma i presidenti stessi, attraverso le consultazioni telefoniche di questo fine settimana, hanno anche messo a punto una soluzione ponte che consente alla stessa assemblea di proseguire nella trattativa col sindacato. Per rendere operativa la struttura, la serie A potrebbe decidere di nominare un triumvirato di presidenti con l’incarico specifico di risolvere la grana sciopero per poi passare a eleggere il successore di Beretta. Allo studio, al momento, ci sono due proposte intorno alle quali Abete e Petrucci stanno lavorando: quella firmata da Adriano Galliani e quella presentata da Tommasi. Una mediazione tra le due diventerebbe lo stretto sentiero individuato al Coni. Risolta la grana Lega di serie A, con la ripresa del campionato, si potrà passare alla fase due, che è poi quella di regolare i conti con Claudio Lotito, il presidente della Lazio, da sempre il gran suggeritore di Beretta, anche nei giorni infuocati della trattativa legata allo sciopero.

Petrucci ed Abete sono pronti a cogliere al balzo la squalifica del dirigente biancoazzurro per promuovere l’azione disciplinare che dovrebbe portarlo fuori dal consiglio federale.

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