Scaffale Il Mezzogiorno tra sovvenzioni, sprechi e lentezze

Come si spiega il divario tra Nord e Sud, la frattura che per 150 anni ha diviso l’Italia e che non sembra mai risolta. Se lo chiede Felice Simonelli in Sulle origini del divario Nord-Sud in Italia (Ed. Guida, pagg. 74, euro 10). L’autore cerca di dimostrare che prima dell’Unità d’Italia il Regno delle Due Sicilie era il più ricco e sviluppato Stato della Penisola, e poi analizza le cause del suo successivo declino. Nella storia repubblicana la questione meridionale è stata affrontata attraverso l’elargizione di sovvenzioni e aiuti statali, una formula che ha prodotto più sprechi che soluzioni. Dalla Cassa del Mezzogiorno ai nuovi fondi comunitari, un libro mette a fuoco questo aspetto della questione Sud (Il Sud in bilico, di Stefania De Simone e Francesco Matteo, ed. Rubbettino, pagg. 170, euro 12). Il volume offre una panoramica sul sistema degli incentivi al Mezzogiorno con un ampio esame sull'efficacia delle politiche ordinarie per il Sud varate dopo l'esperienza della Cassa per il Mezzogiorno e la fine dell'Intervento Straordinario.
Uno dei problemi del Sud è quello dei trasporti, della rete autostradale mai compiuta e degli appalti diventati crocevia di interessi politici e criminali. Il simbolo della lentezza infrastrutturale del Meridione è l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. In Senza pedaggio. Storia dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria (Donzelli, pagg.

131, euro 14,50) Leandra D’Antone racconta la storia di questo tratto infelice della A1. Realizzata tra il 1964 e il 1974, è oggi divenuta testimonianza e persino simbolo della lentezza, dell'inefficienza, dell'illegalità, dello sperpero, del Mezzogiorno peggiore.

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