Scaglia vende e Fastweb precipita in Borsa

Il resto della sua quota vincolato per 12 mesi. Gli analisti: perso l’interesse speculativo

Scaglia vende e Fastweb precipita in Borsa

da Milano

Brusca discesa a piazza Affari per Fastweb. Ma questa volta i risultati non c’entrano. La causa è da riportare nella voglia di capitalizzare del suo fondatore Silvio Scaglia desideroso di investire in nuovi business come la tv via Internet Babelgum che comincerà a operare nei prossimi mesi. Ieri Scaglia ha infatti venduto a Ubm 5 milioni di titoli Fastweb (il 6,25%) a 44,40 euro per azione, riducendo così la propria quota nella società dal 25% al 18,75% e intascando circa 220 milioni di euro. Il risultato è stato un pesante arretramento del titolo che ha ceduto il 5,67% a quota 42,94 euro con il 5,7% del capitale già passato di mano. La quota è stata ceduta a Unicredit Banca Mobiliare con l’intermediazione di Deutsche Bank da Sms Finance, la società tramite cui Scaglia deteneva il 25% di Fastweb e ora quasi il 19%. A comperare sono stati soprattutto investitori stranieri.
«Parte integrante dell'accordo - ha sottolineato una nota della società a banda larga - è l’impegno di Sms Finance a mantenere un lock up di almeno 12 mesi per la quota rimanente». E tale impegno per gli analisti vuole dire sopratutto una cosa: che non ci sono compratori per l’intera quota detenuta da Scaglia. Un fatto questo che ha fatto perdere in un sol colpo l’appeal speculativo al titolo Fastweb che solo una settimana fa l’aveva portato ai massimi, ossia a quasi 47 euro su voci di interesse di fondi di private equity e del gigante della telefonia mobile Vodafone, che con Fastweb ha un accordo commerciale. «Il titolo ha perso attrattiva per gli speculatori - ha spiegato Oriana Cardani di Rasbank - e poi non c’è dubbio che 5 milioni di azioni siano tante da far digerire al mercato dato che su Fastweb la media di scambi giornalieri è di un milione circa». Il prezzo a cui ha venduto Scaglia è diventato di riferimento per il mercato.
«La vendita è stata fatta a sconto e dopo i massimi - ha spiegato Cardani - quindi lo stesso Scaglia pensa che oltre questi livelli il titolo non possa andare». Buoni risultati e speculazione avevano portato Fastweb a guadagnare in Borsa oltre il 50% dai minimi di fine agosto. «I conti preliminari del 2006 sono buoni - ha spiegato ancora l’analista di Rasbank - i clienti sono aumentati anche se i margini del quarto trimestre hanno subito un leggero rallentamento passando dal 40 al 39%. Ora bisogna vedere che cosa accadrà tra un anno. Se l’accordo con Vodafone andasse particolarmente bene magari la società inglese potrebbe rivedere la sua decisione e comperare Fastweb.

Inoltre la riduzione del pacchetto di Scaglia potrebbe anche facilitare la vendita della società».
Le altre quote di rilievo di Fastweb fanno capo a Pioneer Asset Management (gruppo Unicredit) con il 2,1% e Fmr Corp, controllante di Fidelity Investmentscon il 4,6%.

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