«Cè tanta confusione e polemica forte tra maggioranza e opposizione per fare un governo tutti assieme. Credo, quindi, che si andrà al voto perché le posizioni dei partiti sono distanti e noi dobbiamo essere molto chiari con gli elettori. Sarebbe allontanare ancora di più la gente dalle istituzioni». È lanalisi semplice e diretta della situazione politica attuale fatta dal leader ligure di Forza Italia, Claudio Scajola, al Casinò di Sanremo, a margine dellincontro con «Area 24».
Inutile ogni tipo di accordo per fare le tanto decantate riforme. «Se le riforme non le ha fatte il governo in questi 18 mesi - ha aggiunto Scajola - come si fa a portarle a termine in soli tre mesi? È chiaro che mancava la coesione per farle. E allora, andiamo al voto, soltanto dopo si potrà iniziare un percorso di riforme necessario, tenendo sicuramente presente lapporto dellopposizione».
Nessun dubbio neppure sulla possibilità che le elezioni con la vecchia legge elettorale, il «porcellum», producano ancora una maggioranza non sufficiente a garantire stabilità. «Cè un dato di fatto che non viene mai ripetuto: nelle ultime elezioni lelettorato italiano era spaccato in due. Ha vinto il centrosinistra per 24mila voti alla Camera ed ha perso al Senato per 250mila voti - ha fatto notare Claudio Scajola -. Il popolo italiano era diviso a metà. Il dato di oggi ci fa dire che lelettorato italiano non è più spaccato in due, ma predilige una parte politica». Ecco quindi che la possibilità di avere una maggioranza netta anche al Senato è assai concreta. «Questo significa - ha affermato infatti il presidente del Copaco - che numeri e seggi ci saranno anche per governare».
Scajola: «Non cera stabilità perché il voto era diviso in due»
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