Scala, per il 2015 cambia il consiglio d’amministrazione

Vigilia di decisioni importanti alla Scala. E il consiglio d’amministrazione, che si è riunito ieri nella formazione a nove (più il sovrintendente), si prepara a diventare una squadra da undici. «La Scala sarà grande protagonista dell’Expo 2015» dice il ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, che oggi incontrerà nella sede del Piermarini il sovrintendente, Stéphane Lissner, e il presidente, Giuliano Pisapia. «Una visita di cortesia» spiegano dal ministero.
Si entra così nel vivo della tanto sospirata autonomìa, che significa la certezza di un finanziamento statale triennale, con la possibilità di programmare tre stagioni. E ancora contratti ad hoc, con la possibilità di cachet adeguati. E naturalmente un nuovo consiglio d’amministrazione allargato a due nuovi soci. Qualcuno spera che le novità portino una rivoluzione, altri confidano in un semplice assestamento.
C’è attesa per l’arrivo di nuovi soci, che aggiungano risorse economiche ai bilanci sempre in cerca di ossigeno, anche se la ricerca non sembra essere approdata a risultati definitivi. La visita di Ornaghi al Piermarini, che prevede una colazione con i vertici del teatro, potrebbe servire anche a fare il punto dei due membri del cda la cui nomina tocca al ministero dei Beni culturali. Rimane poi da sciogliere il tema della presenza della Provincia nel cda. Ambienti scaligeri parlano di un possibile contributo in forme diverse dal contributo economico diretto, che al momento non è stato inserito nel bilancio 2012.


Il cda ha analizzato anche il rapporto della Mckinsey, derubricato a semplice documento di lavoro, lasciando in eredità al prossimo consiglio d’amministrazione di valutare se adeguarsi o meno ai tagli previsti. Tra le nomine in attesa di essere ratificate, ci sono quelle di due nuovi dirigenti: una persona che si dedichi esclusivamente alla sicurezza del teatro e un segretario artistico.

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