Ci sono dei ragazzi, a Milano, che domani, dalle 14.30, si sono dati appuntamento davanti alla Scala: non vanno ad una Prima e nemmeno ad un concerto o balletto in calendario, assisteranno invece alla prova d'insieme del balletto «Sogno di una notte di mezza estate» di Shakespeare, con le coreografie di George Balanchine, musica di Felix Mendelssohn-Bartholdy diretta dal maestro Nir Kabaretti, con scene e costumi di Luisa Spinatelli: «È stato Muti a favorire che i giovani assistessero alle prove, sia dei concerti che di lirica - dice Pietro Paolucci, 30 anni, responsabile della comunicazione per il gruppo Giovani per la Scala -. Spingeva molto per attuare questo genere d'iniziative, ci teneva che il pubblico, e i giovani in particolare, partecipassero alla vita del teatro».
È così che nel 1994 nasce a Milano il Gruppo Giovani della Fondazione Milano per la Scala (info. www.milgiova.it, 02/72021647), una squadra di ragazzi che organizzano una serie d'iniziative che ruotano intorno al Teatro. «Tutto ha inizio una sera nel 1991 - continua Pietro - quando si ritrovarono seduti ad un tavolo molti importanti imprenditori milanesi come Carlo Fontana, ex sovrintendente, o Alfredo Leopardi, Segretario Generale dell'Istituto di Farmacologia Negri o ancora Carlo Camerana, il cugino di Agnelli, presidente della Magneti Marelli. Avevano a cuore il Teatro alla Scala, e così crearono la Fondazione Amici per la Scala, per dare un contributo economico alla manutenzione del Teatro, in cambio di una partecipazione più attiva alla vita della Scala con conferenze, incontri con i direttori, ballerini o cantanti». Il Gruppo Giovani è una succursale della Fondazione, coinvolge ragazzi fino ai 35 anni massimo e devolve le proprie risorse in particolare alla Scuola della Scala: il sostegno oggi è, infatti, rivolto all'Accademia d'Arti e Mestieri dello Spettacolo, soprattutto per quanto riguarda le borse di studio per i ragazzi che frequentano il corso di Perfezionamento per Cantanti Lirici, per Professori d'Orchestra e per i bambini della Scuola di Ballo.
Partecipare costa 100 euro all'anno fino ai 30 anni, 250 euro fino ai 35. L'organizzazione è ottima e l'attività continua: «Oggi ci sono oltre 3mila iscritti e contiamo più di 400 appuntamenti in 12 anni. Le iniziative che organizziamo per sostenere il Teatro sono tante, oltre alle Prove, e di diverso tipo» dice ancora Pietro. «Andiamo dai viaggi musicali in Italia e nel mondo per gli appuntamenti più importanti, alle lezioni vere e proprie di guida all'ascolto, alla visione di spettacoli a prezzo agevolato, fino - continua - all'aggiornamento continuo sulle notizie del panorama musicale, le agevolazioni presso il Bookstore della Scala e le feste, incontri con i nomi più importanti della lirica e balletto».
Scala, ai giovani piacciono le Prove
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