Scala, Barbara e Pato la coppia più attesa

Scala, Barbara e Pato la coppia più attesa

Eleganza e scoop. Il 7 dicembre alla Prima della Scala tutti gli occhi saranno puntati sugli abiti delle signore ma, una volta tanto, i fotografi inseguiranno anche la notizia. Così la coppia dell’anno, Barbara Berlusconi e Pato, ruberà la scena a nobildonne, melomani, habituè dell’alta società, e mogli di... La figlia del Cavaliere, che arriverà dalla Art Basel di Miami, indosserà (pare) un abito lungo di Ralph Lauren scollato sul davanti e di colore verde. Certo, perché il colore sarà il must di questa Prima che, per una sera, vuole dare un calcio all'austerity e alla crisi.
Di un colore neutro è anche l’abito scelto dall’haute couture di Luisa Beccaria da Giovanna Salza, moglie del neo ministro Corrado Passera, ma la sua presenza è ancora in forse. Così i flash si sposteranno sulla neo first lady Elsa Monti che, dicono i ben informati, vestirà Armani, come (anche qui voci di corridoio) Cinzia Sasso, moglie del sindaco Pisapia, sulle orme dell'ex primo cittadino Letizia Moratti. Abiti da mille e una notte, lunghi (anche se quest’anno ci sarà molto corto) e preziosi, come quelli scelti dal resto del jet set che per il Don Giovanni ha voluto puntare proprio sul colore. Che siano già nell'armadio o ancora in atelier poco conta. Per molte dame manca solo l’ultima prova: la più importante. Non l’ha ancora fatta la marchesa Marta Brivio Sforza, che ha scelto un abito «bianco ostrica» di Luisa Beccaria, «un modello Anni ’30 in crepe di seta, e un fiocco laterale sul davanti» abbinato a una cappa in tinta di Tivioli. «Molto Pippa Middleton», ironizza lei, che dall’87 non si perde una Prima. «Allora c’era proprio il Don Giovanni, diretto da Muti, la mia opera preferita, arrivai appositamente da Roma per vederla».
Con lei ci saranno il principe Carlo Giovannelli, grande appassionato di lirica, Cesare Cunaccia e molti altri. Prima della gran soirée, per essere perfetta, farà una maschera illuminante.
Niente maschere ma solo un bicchiere di champagne per Gabriella Dompè, volto noto della mondanità meneghina e habitué del Sant’Ambrogio scaligero da almeno 20 anni. Il suo abito, color avorio, è un «architettonico» Ferrè, fatto arrivare due mesi fa da Dubai, e lo indosserà con una cappa foderata di visone rasato color rubino disegnata per lei da Liborio Capizzi, ex braccio destro di Ferrè, che curerà il suo styling nel dettaglio. In chiaro anche Laura Morino Teso, la nota pr milanese che, dopo una maschera rilassante, si infilerà un abito lungo di Lella Curiel, «molto sobrio, grigio perla a girocollo e maniche lunghe in voile di seta», sotto una stola in cincillà di Simonetta Ravizza. In nero Lorenzo Riva con la schiena nuda e le maniche in pizzo sarà invece Anna Repellini, moglie del generale Mauro Del Vecchio, mentre Iris Ermolli ha scelto il corto color genziana. Elegantissima Carla Maria Orsi Carbone, aristocratica torinese ambasciatrice italiana da sempre fedele a Dior. E in Dior sarà anche Caterina Balivo, che ha scelto il pizzo blu cobalto, abbinato a una stola della stilista cipriota Fani Xenophontos. Blu anche l’abito della presidente degli Amici della Lirica Daniela Javarone, disegnato dalla sartoria Angela (la stessa di Bona Borromeo) «su consiglio di mia nipote che ha solo 6 anni ma le idee già molto chiare».


Un abito sobrio e «buono», perché sarà battuto all’asta il 19 dicembre e i ricavati finanzieranno la colazione di Natale che la sua associazione organizza ogni anno all’Hilton. A fare scalpore invece ci penserà Valeria Marini, che si presenterà con un abito supersexy della sua griffe Seduzioni Diamods.

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