«Portare la Scala nel mondo e il mondo alla Scala, per far sì che sia sempre più internazionale». Letizia Moratti nel ridotto dei palchi parla per la prima volta da presidente della Fondazione e annuncia un grande Festival internazionale della musica con la regia del Comune: «Ma Palazzo Marino non intende guidare nel modo più assoluto la cultura o la musica, vuole solo essere un facilitatore delle eccellenze della nostra città, che ha unofferta musicale straordinaria con 14mila posti a sedere tutte le sere». «La Scala è un brand che può essere un traino importante per gli altri brand milanesi» spiega, seduta tra il vicepresidente, Bruno Emolli, e il sovrintendente, Stéphane Lissner. Tra i progetti anche una grande tournée in Cina nelle stesse date del viaggio istituzionale previsto dal sindaco.
Illustra gli altri obiettivi, a partire dalla collaborazione con le istituzioni pubbliche e con il privato. Per questo incontrerà entro la fine di luglio il ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli, e ha già parlato con Filippo Penati per far entrare la Provincia nel cda: «Il loro impegno economico deve essere equivalente a quello degli altri soci. Sono in attesa della conferma di questa disponibilità. Appena arriverà la conferma, aprirò il posto per la Provincia».
Penati assicura che i fondi ci sono (non però gli arretrati e non in ununica soluzione), così è probabile che una risposta definitiva si avrà durante il cda del 21 o 22 luglio. In ballo cè anche il nono posto e la nomina tocca al ministero, ma Bruno Ermolli assicura che cè già «unintesa» perché la scelta di chi entrerà nel consiglio di amministrazione «avvenga tenendo conto del problema del found raising, privilegiando quindi un soggetto presente nelle imprese private e che sia amante della musica».
La Moratti insiste molto anche sullobiettivo sociale: «Già nella prossima stagione ci saranno iniziative dirette ai giovani e agli anziani».
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