Scala, sul palco reale è nata una stella di 15 anni

La Prima della Scala si trasforma nel ballo delle debuttanti. Anche se alcune non hanno compiuto ancora diciott’anni. Ma le «figlie di» assessori, ministri, presidenti nel foyer del teatro prima e durante gli intervalli della «Valchiria» di Richard Wagner diretta dal maestro Daniel Barenboim, hanno rubato la scena (e i flash) ai papà famosi. Le stelline del 7 dicembre. Una, seduta sul palco reale al fianco del papà-ministro allo Sviluppo economico e dietro a sindaco e Capo dello Stato, con l’età ha cambiato stile e (forse) la passione per la lirica. Per la sua prima Prima, nel 2008, Lucrezia Romani a tredici anni indossava giacca e pantaloni del brand brianzolo «Brian&Barry». E il viso un pò imbronciato da «sono qui ma mi hanno costretta». Ma piccole donne crescono: due sere fa la figlia quindicenne del ministro è arrivata alla Scala abbracciata al padre e indossando un bel sorriso, oltre che un elegantissimo abito da sera nero di Lidia Cardinale che le ha fatto raccogliere molti complimenti.
Vestito lungo (una verde acqua, l’altra blu notte) anche per le due figlie del presidente della Provincia Guido Podestà. Arianna ha compiuto 25 anni proprio il 7 dicembre, e invece che sul «tanti auguri» lo ha festeggiato sulle note di Wagner. Annasole, che ne ha quindici, proprio quest’anno ha studiato l’«Anello del Nibelungo» a scuola. Oltre che la scena, l’assessore all’Arredo urbano del Comune, Maurizio Cadeo, si è lasciato portar via dalla figlia Giulia anche la poltrona. E non ha neanche nascosto il sollievo: «C’è stato un fraintendimento e ho preferito cederle il mio posto». D’altronde, ha scherzato, «cinque ore di opera sono tante» e poi «io sono un pucciniano». La giovane Giulia, neodiplomata al liceo classico «Cesare Beccaria», è entrata in sala con la mamma.
Trionfa il nero nella Prima dell’austerity. Quello lungo e nero di velluto firmato Giorgio Armani per il sindaco Letizia Moratti, o tutto trasparenze e con il velo di pizzo in testa dell’immancabile «Valeriona» Marini. «Neri», nel senso di abbronzatissimi perchè appena tornati da una vacanza insieme a Cuba, Alessandro Cecchi Paone e Sabina Negri, l’ex signora Calderoli. Lungo e dorato Dolce e Gabbana invece per il ministro Michela Vittoria Brambilla, in abito vintage «donna» Assunta Almirante («ha almeno trent’anni, chi l’ha disegnato è sicuramente morto»). Nella gara delle più ammirate, stravincono le soubrette: Elena Santarelli in abito Ferretti e Caterina Balivo in Brioni. Ma oltre che dalle figlie, dovevano guardarsi dalla concorrenza delle mogli «vip»: come Giovanna Salza, compagna dell’ad di BancaIntesa Corrado Passera, bella ed elegantissima nell’abito nero e blu cobalto firmata Luisa Beccaria.

Ma le donne che hanno speso tempo per scegliere la mise che le incoronasse regine della serata, devono rassegnarsi. Il più ammirato, nel bene nel male, è stato un giovane artista giapponese: Benjamin Skepper, che si è presentato con abito tradizionale nipponico e copricapo di piume. De gustibus, ma è stato in assoluto il più notato.

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