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Scalo Farini, case e uffici al posto dei binari

Comune e Ferrovie mettono a punto il recupero delle aree dismesse Masseroli: «Col Piano delle acque creeremo zone per il tempo libero e pic-nic»

Si comincia da Farini, poi sarà la volta dello scalo di Porta Genova e Porta Romana. Uffici, alloggi, servizi e pure aree verdi al posto dei vecchi binari e magazzini. Comune e Ferrovie dello Stato puntano a riqualificare le aree ferroviarie dismesse (o in corso di dismissione), un programma coordinato tra le politiche urbanistiche e dei trasporti dei due enti che oltre a restituire un patrimonio alla città, utilizzerà i proventi delle valorizzazioni immobiliari per potenziare e migliorare la rete ferroviaria urbana. L’obiettivo è scritto nelle pagine della previsione di Bilancio 2007 dell’assessorato Sviluppo del territorio, che investirà tra l’altro venti milioni di euro per finanziare progetti di housing sociale promossi dai privati: uno strumento per offrire più alloggi in affitto a prezzi convenzionati a studenti e ceti medi e produrre così un effetto di «calmieramento» del mercato. Palazzo Marino, ha ricordato l’assessore Carlo Masseroli intervenendo alla Commissione Bilancio a Palazzo Marino, «intende creare 45mila nuovi alloggi in cinque anni», quindi circa novemila all’anno.
All’interno dell’ambizioso progetto per l’Expo 2015 a Milano, e in particolare accanto al disegno della «Via d’acqua» che dovrebbe svilupparsi lungo circa venti chilometri tra la Darsena e la Fiera di Rho-Pero (che sarebbe il polo dell’esposizione), l’assessorato svilupperà il Piano delle acque: «Individueremo e renderemo fruibili aree che si affacciano sui canali e che possono diventare luoghi di svago per le famiglie, creando ad esempio delle aree pic-nic».
Per recuperare risorse e far fronte ai tagli della Finanziaria il Comune darà il via ad un ampio piano di dismissioni, attraverso il quale nel corso del 2007 prevede di incassare circa 120 milioni di euro. Ma anche la valorizzazione delle aree comunali - oltre a quelle ferroviarie l’attenzione si concentra sul Demanio dello Stato e le aree che fanno capo alla Difesa - porterà in cassa oltre 104 milioni.


Nei mesi scorsi avevano subito invece una battuta d’arresto le iniziative dei Contratti di quartiere, i programmi cofinanziati da Governo e Regione per 240 milioni che riguardano i quartieri Aler di Gratosoglio, Mazzini, Molise-Calvairate, Ponte Lambro e San Siro: l’assessore Masseroli ha garantito che «fino a un mese e mezzo fa l’operazione aveva subito uno stop per mancanza di personale, ora procederemo secondo gli impegni e nel corso del 2007 intendiamo promuovere una nuova iniziativa per il quartiere di Lorenteggio».

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