«Scampati al crollo grazie a una porta usata come passerella»
20 Settembre 2006 - 00:00Si chiama Alessandro, il viso paonazzo di chi ha visto la morte in faccia, gli occhi cerchiati di rosso, la figlia adolescente stretta al suo braccio destro. È uno dei residenti della palazzina crollata di via Lomellina scampato al crollo del secondo piano dove abitava con moglie e due bambini, una ragazzina più grande e un bambino che va alle elementari. «Tutto è successo in un attimo - racconta - ho visto le porte e le persiane delle finestre volare via. Per fortuna il nostro appartamento si trova nell'ala che è rimasta in piedi. Siamo riusciti a raggiungere il piano di sotto superando le scale crollate grazie a una porta che ci ha fatto da passatoia». La moglie di Alessandro e il figlio più piccolo sono stati trasportati all'ospedale «ma solo per accertamenti», dice lui sospirando.
Aurora Colace, residente con marito e figlio al civico 1, ha pensato invece subito «a un attacco arabo». Stava guardando la tv, racconta, «quando ho sentito il botto e ho pensato che fosse scoppiato un aereo o a un attacco arabo. Poi mi sono detta che certo non era possibile.
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