Scandalo sul web, arriva la Wikipedia dello sballo

Su un portale internet gli utenti si scambiano informazioni e consigli su dove poter comprare hashish e marijuana. Piazza per piazza, tutte le dritte e gli indirizzi per evitare le forze dell’ordine. E ci sono anche dodici città italiane

Scandalo sul web, arriva la Wikipedia dello sballo

di Francesco Bisozzi

Roma - Una guida dello sballo per i turisti in visita nel Belpaese. Una Lonely planet, ma con una bella «canna» tra le dita. Della serie: «Come fumare (senza essere fumati) in giro per il mondo». Disponibile on-line su www.webehigh.com, un sito americano redatto in lingua inglese e accessibile a tutti, è un’autentica bussola per gli amanti delle droghe leggere. Un vademecum che non solo è denso d’informazioni su come e dove procurarsi la «roba» città per città, ma che suggerisce anche in che modo comportarsi se si vogliono evitare guai con malintenzionati o con le forze dell’ordine. A Roma, per esempio, la guida dice che i poliziotti sono «very relaxed», ossia non vale la pena di preoccuparsi di loro. Basta non attirare l’attenzione. Per farlo, meglio fumare alla sera nelle piazze affollate del centro.

Così ecco prendere corpo una mappa alternativa che va incontro alle esigenze, certamente discutibili, di quei visitatori che aspirano a qualcosa di più che ammirare il Duomo o il Colosseo, o che lo vuole fare con una percezione del tutto particolare. E l’aspetto più interessante della faccenda è che non c’è motivo per cui le informazioni contenute nella guida debbano essere ritenute poco attendibili. Il sito si nutre delle segnalazioni degli utenti e invita chiunque abbia fatto uso di cannabis durante un viaggio, qualsiasi sia il posto in cui si è recato, a mettere a disposizione degli altri l’esperienza maturata sul campo, indicando i luoghi dello spaccio, le varietà di «fumo» presenti sul territorio e, possibilmente, i prezzi che vengono praticati. Ci manca solo di trovare i recapiti telefonici dei dealer da contattare e saremmo a posto. Ma magari presto arriveranno anche quelli...

Nella Capitale tra le zone consigliate per il turismo della «maria» ci sono piazza Santa Maria in Trastevere e dintorni («chiedete alle persone che si attardano di fronte al bar San Callisto», il consiglio) oppure il quartiere studentesco di San Lorenzo. Per il resto la guida dice di tenersi alla larga da Campo de’ Fiori dove le fregature sarebbero all’ordine del giorno. Livello di tolleranza della Roma Veltroniana (l’ultimo aggiornamento riguardante la città eterna risale infatti al 2006) voto 4,5 su un massimo di 5. Insomma, Roma sarebbe tollerante quasi ai livelli di Amsterdam, patria dei Coffe Shop, che si aggiudica il massimo dei voti. Un po’ meno liberale è Milano (voto 3,5) dove per rifornimenti di questo genere agli utenti di webehigh.com si consiglia di andare al Parco Sempione, più precisamente nei pressi del Castello Sforzesco. A Firenze (tolleranza «solo» 2,5) occhio ai locali notturni intorno alla basilica di Santa Croce. A Bologna (tolleranza 4) c’è un ristorante greco in piazza Verdi nelle vicinanze del quale si raccolgono i pusher della zona. E più andiamo avanti più le informazioni diventano dettagliate. A Catania, dove secondo la guida il livello di tolleranza è pari a 6 (ma decimi), si fa il nome di un pub che la sera si riempie di spacciatori. Parola in codice: «Chiedere della Sicilian Sativa», si legge sul sito.

Tra le altre cose è anche possibile consultare un prontuario dei prezzi in vigore. In base alle testimonianze raccolte sia a Roma che a Milano servirebbero dieci euro per acquistare 1 grammo di hashish per strada. Diverso il discorso al Sud. Dalla Campania in giù per la stessa quantità sarebbe sufficiente anche solo un euro. E se è vero che le cifre sono suscettibili di variare in base alla capacità di contrattazione del compratore, rimane comunque sorprendente la minuzia di particolari di questa guida fuori dal normale. Infine, allo scopo di superare le barriere di ordine linguistico è persino disponibile un dizionario in cui si trovano frasi tipo: «Dove posso trovare delle buona erba?». Del resto, è o non è un Baedeker digitale? C’è chi all’estero cerca un ristorante e chi un po’ d’erba.
Sono più di cento le città prese in esame in tutto il mondo, dagli Stati Uniti fino al Laos. E al termine di ogni resoconto si parla delle bellezze e delle tradizioni del luogo, fornendo al riguardo un portrait un po’ più convenzionale. Dell’Italia si esaltano le rovine, gli spettacolari panorami, il clima mite e il buon vino.

«È un posto splendido per andare a spasso fumati», leggiamo nella guida.

Dopodiché si fa riferimento a una stima secondo cui nel Paese ammontano a più di sette milioni i consumatori abituali di cannabis. Come a dire, venite pure: chi si sconvolge qui è bene accolto. Sarà vero?

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