SCANDINAVIA

Quando l'aereo atterra sulla pista di Lakselv sono le 11 della sera. Ma sembrano quelle del mattino. La luce infatti, anche adesso che luglio sta per finire, è intensissima. I norvegesi devono avere speciali anticorpi contro il sonno che funzionano automaticamente quando le giornate si allungano. Ma per noi restare svegli è una piccola impresa.
Noleggiamo un'automobile senza navigatore: dobbiamo semplicemente puntare verso settentrione, Capo Nord, la punta più estrema. L'aria è purissima, viene voglia di imbottigliarla, il cielo terso. La strada E6 costeggia il fiordo di Porsangen che sembra una lingua sino al porticciolo di Barrak, dove i rompighiaccio «riposano» nella pace dell'estate, sulla chiglia si leggono i loro nomi di donna. Risalendo si incontrano poi furgoni trasformati in camper pieni di ragazzi biondi, stipati di tavolini e seggiole da campeggio. E ciclisti: tutti vogliono arrivare «prima che il sole tramonti dopo mezzogiorno».
A Kirstrand, un villaggio panoramico appollaiato nel mezzo del fiordo, si svolta per Russenes e da lì si imbocca la E 69, una strada «da brividi»: guidare lambendo l'acqua è entusiasmante. Talvolta si vedono persino i pesci saltellare fuori dall'acqua, e chi ha coraggio può persino provare a bagnarsi.
La fretta di arrivare a Capo Nord è incontenibile. Si pigia sulla tavoletta dell'acceleratore- ma attenzione, la polizia norvegese è severissima - sino a Honninsvåg, il centro abitato a 71° di latitudine nord i cui coraggiosi abitanti, hanno sangue sami nelle vene e si vantano a ragione di essere i più settentrionali d'Europa: la loro storia è raccontata nel Museo di Capo Nord (www.nordkappmuseet.no).
Ma basta offrire un giro di vodka colorata perché te la spieghino coi gesti, seduti su una poltrona coperta di pelli di renna all'Artico Ice bar, realizzato coi blocchi di ghiaccio fatto arrivare dai laghi della Lapponia. E' piacevole passeggiare nelle vie del villaggio, tra le casette rosse di legno, e varcare la soglia della chiesa eretta nel 1884. Fede, certo, ma anche nei folletti: i troll fanno capolino con tale frequenza da divenire familiari e avere il desiderio di comprarne una piccola collezione all'Arctandria As.
L'odore delle aringhe è intensissimo a Skarvåg, i pescatori hanno appena tirato in rada le barche e adesso fumano la pipa tutti insieme, quasi fosse un rito collettivo, incuranti degli sguardi e dei flash dei turisti. Ma che ore saranno? Sono le due della notte e ancora c'è luce! Così, come in trance, dimentichi del sonno come se potessimo reggerci in piedi per 24 ore consecutivamente, puntiamo sul Kirkeporten, la fenditura nella roccia attraverso la quale il sole filtra anche nelle ore notturne, illuminando l'Hornet, il corno, un luogo spettacolare ma anche impregnato di valore mistico per il popolo sami che lo venerava come la casa degli dei della natura.
C'è chi si mette in cammino proprio a quest'ora lungo il Knivskjelodden, il sentiero più settentrionale della Terra per abbracciare la vista del Capo da un'altra prospettiva: è lungo 18 km, ma al fresco si percorrono piacevolmente, conversando con i tanti compagni occasionali, resi luminescenti dai raggi di questo nottambulo sole. Al mattino, alla spicciolata bussano tutti alla porta del Nordkapp Camping per richiedere il diploma della traversata, da mostrare orgogliosi a chi è rimasto a dormire. Si fa per dire, ovviamente, dormire è impossibile, perché la notte ha le ore piccolissime. Soltanto tre, massimo cinque anche tra fine luglio e inizio di agosto.
Ci restano ancora un po' di forze per partecipare al safari del granchio reale rosso, che pesa anche quattro chilogrammi, per andare a fotografare le pulcinelle e le gazze di mare che volteggiano sopra la scogliera di Gjesvœrstappan. Prima di cadere esausti dentro una badestamp, la tradizionale tinozza di legno colma di acqua riscaldata. Sono le 4 del mattino. E c'è di nuovo luce. Quando mai riusciremo a dormire?
Per informazioni: Ufficio novergese per il turismo, via Puccini 5, Milano, telefono 02.85451460, www.visitnorway.it. Il tour operator Seiviaggi (039.

2328324, www.seiviaggi.it) organizza pacchetti collettivi e individuali per i fiordi norvegesi e il tour delle capitali scandinave, comprendenti anche le isole Lofoten con accompagnatore italiano a partire da 2.300 euro.

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